io intanto questa notte ho sognato di essere in una gita con tante persone mie amiche. una supergita montanara nella natura selvaggia come piace a me. ad un certo punto arriviamo in un punto dove si vedono dei vulcani tutti vicini, un paesaggio mozzafiato.
pensiamo siano le eolie, ma siamo in mezzo ai monti e non al mare.
ad un certo punto iniziano le eruzioni. violentissime. un sacco di fumo, di esplosioni e di materiale che esce dai crateri.
io non ho paura, penso sia bellissimo e mi sento fortunata a poter assistere ad un tale spettacolo.
voglio fare foto e ad un certo punto entra in gioco la mia amica che fotografa lei.
mi accorgo che il vulcano fa cadere in uno spiazzo (cementato) davanti a noi degli oggetti e corro a raccoglierne due (lo fanno anche tante altre persone, estranee). non sono pietre o lapilli di materiale lavico, ma orologi dall'aspetto un po' vintage racchiusi in scatole di plastica trasparente che sembra non possano essere aperte. gli orologi sono fermi.
e qui finisce la parte più evocativa del sogno.
poi (per non rimuovere sempre la parte dolorosa

) mi ritrovo in una grande città in Polonia (ultimamente abbiamo parlato di nostra nipote acquisita che è polacca). sono lì per un lavoro, legato proprio a questi vulcani che si vedono dietro i palazzi della città (tipo a Catania

).
io penso "si, ok, bellissimo spettacolo, bellissimo lavoro, ma adesso è sera, non ho un posto dove dormire, non conosco la lingua, adesso come faccio? era meglio che stavo a casa mia con il moroso".
e mi viene da piangere. tantissimo.
finchè spunta un mio collega del posto, con i capelli rosso carota, a cui (cercando di nascondere che ho le lacrime agli occhi) espongono il problema. lui mi porta a fare la spesa e mi indica un posto dove dormire.
ci vado e non è male. penso che oggi me la sono cavata e me la posso cavare anche domani. fatto sta che mi viene sempre un po' da piangere a pensare a come ero comoda, sicura e a mio agio a casa con il mroso.
fine
