
Ho la triste impressione che negli ultimi dalla donna emancipata, che con coltello fra i denti ha raggiunto quasi le stesse opportunità lavorative fino a ieri riservate all'uomo, siamo passati alla donna che ci campa sull'esser discriminata. L'atteggiamento mi sembra un po' questo: "Sono donna, ho gli stessi diritti di un uomo, voglio e posso arrivare dove voglio e quando sono lì mi nascondo dietro un dito facendo leva sui figli, la famiglia, le ovaie, ecc e comincio a pretendere a destra e manca perché io sono diversa dall'uomo, posso uguale, ma voglio di più!".
So che è un discorso un po' contorto, che spero non sia frainteso, che nono vuol essere una visione generale per carità e per fortuna, ma credo che un buon 30% delle donne che conosco si approccino al lavoro per queste vie. Sarà anche il momento storico che ti porta ad approfondire tante tematiche che fino a ieri non ci toccavano, ma quando sento certi discorsi del tipo: "ora che sono mamma ho diritto al part time!" mi si accappona la pelle..