Not In My Back Yard

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

Moderatori: Van3ssa, Vera

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BettyBennet
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Iscritto il: venerdì 20 luglio, 2007 11:03

Not In My Back Yard

Messaggio da BettyBennet »

Riflettevo sull'emergenza rifiuti. Penso che in Italia manche una certa cultura del riciclo, cultura che certo non puoi creare se, come in troppi posti accade, il cittadino differenzia ma chi raccoglie rimescola tutto. Aggiungici i criminali dei rifiuti e ti ritrovi come in Campania :x Nel mio breve (e lontano) soggiorno negli Stati Uniti ricordo come differenziavano tutto (ogni materiale andava in un sacchetto di un colore diverso) e se qualcuno faceva il furbetto era facile risalire al responsabile - e infatti erano ligissimi al dovere. E' così utopico immaginare qualcosa del genere anche qui? :roll:
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Serena
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Messaggio da Serena »

mmm si! a meno di non mettere multe salatissime ma salate davvero!
Qua la raccolta funziona abbastanza bene a livello di smistamento ma sai quanti che conosco che non differenziano un cavolo o quasi perchè che palle, che sbattimento fare un minuscolo sacchettino dell'umido?
A casa mia qualche mese fa hanno trovato uno scatolone pieno di ogni cosa: pannolini per bimbi, cartone, spaghetti... Il colpevole l'hanno beccato subito e l'amministratore ha fatto un cazziatone perchè già avevano rischiato una multa. L'unica cosa che convince in molti casi... :evil:
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Taiba
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Messaggio da Taiba »

Secondo me si può fare, a costo di fare il mazzo tanto per inculcare la raccolta differenziata come una cosa abituale nella zuccaccia delle persone! Fare anche corsi, ai bimbi (voglio vedere una mamma se butta ancora la banana nel grigio, se ha dietro il pupo di 6 anni che la riprende perchè ha sbagliato!!!!) informazione chiara, DATI! Con l'emergenza ora si parla di riciclo e spazzatura...in genere non è un argomento affrontato! Non sapevo che a Milano si facesse energia dai rifiuti, ci fossero termovalorizzatori a impatto quasi nullo sull'ambiente (sotto l'impianto ci pascolano le mucche e i controlli bisettimanali della ditta agricola danno sempre riscontri negativi all'inquinamento!!!! E chi lo sapeva???E chi lo sapeva che nel termovalorizzatore ci va solo rifiuti secchi, non gli umidi quindi le eco-balle non sono smaltibili nelle regioni che hanno gli impianti????)
Se si VUOLE VERAMENTE farlo...si può! Ci vuole la volontà! E controlli...:D
"La curva è la più graziosa distanza tra due punti." Mae West

"Fai ciò che senti essere giusto nel tuo cuore, perchè verrai criticato comunque: biasimato se lo fai e anche se non lo fai."
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airyeel
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Messaggio da airyeel »

Nel quartiere dove abito io i furbetti devono essere in tanti, perché non passa giorno senza che vicino ai cassonetti ci sia una poltrona, un divano, un frigo, una lavatrice, un televisore, un materasso... Se dovessi mettere su casa potrei andare a rovistare là!
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Marty
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Iscritto il: sabato 10 novembre, 2007 17:59

Messaggio da Marty »

In questi due giorni sta succedendo di tutto nella mia città , Cagliari..
E' noto a tutti che la Sardegna ha accettato di aiutare la regione Campania, smaltendo parte dei rifiuti.
La decisione presa dal presidente della Regione Soru secondo me è di tutto rispetto, perchè è mia abitudine pensare al Paese come a un grande macchinario, e per far sì che funzioni decentemente, ogni singolo ingranaggio deve essere perfettamente funzionante.
Ecco che da qui secondo me nasce l'esigenza di aiutare in caso di necessità, perchè è nell'interesse di tutti.
Bhe, al porto di Cagliari una parte ridotta di esponenti di un partito "nostrano", ha fatto un casino pazzesco...non accettando l'idea che si possa collaborare, e perchè no anche guadagnarci in tutto questo.

Il problema fondamentale però al di là di tutto questo, è che ci vorrebbe il pugno di ferro e imporre una bella dose di informazione relativa alla raccolta differenziata. C'è tanta ignoranza in materia,
Noi in casa ( tutto il comune) la facciamo...e non c'è niente di più semplice, oltretutto fatto con piacere.
Dovrebbe essere tassativa, senza possibilità di scelta...o cosi o niente.
" C'è una gioia nei boschi inesplorati, C'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, C'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più. "
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Paperina
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Messaggio da Paperina »

Inoltre anche nell'ambito della stessa provincia, la diffusione della raccolta differenziata è ben diversa. Se nel mio paese è dal '94 o '95 che si differenzia e quindi anche nei giovani di oggi si è inculcata meglio la cultura del riciclo, a Bergamo città da meno. Ed è partita in tempi diversi a seconda delle zone. Dove lavoravo io è partita nel 2006!! Non che non si potesse differenziare con un po' di buona volontà e portare nelle campane, ma tra voci che tutto venisse poi mischiato e la "comodità" di buttare tutto insieme, figurati! Io sembravo l'alieno perchè portavo la carta che riuscivo nella campana, tritando tutto perchè erano anche copie di documenti e atti...
Il fatto è che differenziare deve essere la regola, non una buona azione. Sia per le famiglie, che per i negozianti, che per le aziende.
Comunque anche nel mio paese ci sono i furboni.. Premesso che i sacchetti per l'indifferenziato ogni famiglia li copra dal comune e li paga cari (per il principio "più differenzi e meno paghi") e che tutto viene registrato per verificare che ogni nucleo ne compri almeno annuamente, ci sono gli st***zi che i sacchetti li abbandonano vicino alla piattaforma ecologica, quelli che nascosto nel sacco della plastica ci mettono altro..
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malinche
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Iscritto il: domenica 16 settembre, 2007 17:13

Messaggio da malinche »

Da Italo Calvino, Le città invisibili, Torino, Einaudi, 1972, p. 119.

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall’ultimo modello d’apparecchio.

Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d’ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d’imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l’espellere, l’allontanare da sé, il mondarsi d’una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere il resto dell’esistenza di ieri è circondato da un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta portata via la roba nessuno vuole più averci da pensare.

Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s’espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l’imponenza del gettito aumenta e le cataste s’innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più l’arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E’ una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.

Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d’ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.

Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell’estremo crinale, immondezzai d’altre città, che anch’esse respingono lontano da sè montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell’una e dell’altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.

Più ne cresce l’altezza, più incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d’anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo. Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori: per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.
E ilregolamento? L'hai letto? Immagine
eleonora85
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Messaggio da eleonora85 »

Oltre ai cittadini bisogna sperare nel buon senso di chi raccoglie i rifiuti differenziati...
Ricordo un servizio televisivo (mi pare fosse su Striscia) dove avevano filmato a Malpensa come i cestini suddivisi tra carta, plastica e lattine venissero presi insieme e buttati nello stesso cassone!!! :shock:
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Mapink
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Iscritto il: giovedì 06 settembre, 2007 19:08

Messaggio da Mapink »

Nel mio paese, alle porte di Bologna, è cominciata la raccolta differenziata il 3 dicembre.
Prima di tale data io differenziavo autonomamente carta, vetro, lattine e basta, ora invece abbiamo sacchetti di colore differenti che ritirano in giorni prestabiliti dal comune.....è un impazzimento ho sacchetti di rusco in ogni dove, e anche il paese ha sacchetti di rusco in ogni angolo di via, perchè naturalmente i cassonetti non ci sono più e mettedo il sacchetto fuori la sera prima per la raccolta non sempre riescono a raccoglierli in mattinata, a volte sgarrano con i tempi, ti posso garantire che questo fiorire di sacchetti non è il massimo, sono sempre stata abituata ad asettici cassonetti svuotati con regolarità mai straripanti e ti posso assicurare che da questo punto di vista la situazione lascia molto a desiderare, sicuramente con un po' di rodaggio tutto questo si risolverà, ma ora mi mancano i miei cassonetti.

Naturalmente si riciclerà moltissimo materiale da questo tipo di raccolta, e questa ti aiuta ad affrontarla con un po' di diligenza in più.....ma mi mancano i cassonettiiiiiiii
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Vera
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 11:32

Messaggio da Vera »

Ti capisco, divinity. Cerco di "disassemblare" il più possibile, ma è da pazzi...
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Il mio blog
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malinche
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Iscritto il: domenica 16 settembre, 2007 17:13

Messaggio da malinche »

divinity, hai dato parole al mio sentire.
:)
E ilregolamento? L'hai letto? Immagine
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fanny v.
Messaggi: 412
Iscritto il: sabato 21 luglio, 2007 00:03

Messaggio da fanny v. »

Mi accodo all'osservazione di Devinity: la cosa che per me è più difficile da differenziare sono le varie e infinite qualità di materie plastiche.
Ok per PET e PE... ma le altre? So che ci sono plastiche che non possono essere riciclate, ma quali sono? Qual'è la sigla che le contraddistingue? Nel dubbio le butto nel "secco residuo", e la cosa mi dà molto fastidio.
Mi chiedo se per le amministrazioni sia così difficile fornire una lista precisa con tutte le sigle, invece che con indicazioni generiche tipo "flaconi di detergenti"...
remedios
Messaggi: 606
Iscritto il: mercoledì 09 gennaio, 2008 14:38

Messaggio da remedios »

Nel paese dove vivo non esiste la distinzione secco/umido, c'è solo la raccolta differenziata plastica/carta/vetro. Avevamo iniziato a usare la compostiera in giardino, ma il mio povero babbo doveva andare ogni weekend a rimestare e a togliere torsoli, bucce e tutte le cose che non si decomponevano...Un lavoraccio. Così ora praticamente non sappiamo cosa fare, io cerco di distinguere il più possibile ma alla fine non c'è via d'uscita. :x Il bello è che comunque il mio paese conta più di 7000 persone, quindi un progetto di raccolta differenziata SERIA sarebbe efficace e non troppo dispendioso...
MOONCUP...taratatatà I'm lovin it!

Hip hop is bigger than religion!
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liquirizia
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Iscritto il: sabato 13 ottobre, 2007 12:19

Messaggio da liquirizia »

è vero non si sa mai dove buttare la roba..io inoltre dovrei saperne di più avendo studiato materiali all'univesità che sto facendo, ma la realtà è che molte cose non si possono riciclare, e molti prodotti non hanno nemmeno l'indicazione cioè la sigla del materiale di cui sono fatti!!!!!

bisognerebbe ovviamente etichettare tutto con delle sigle ed informare sul serio il cittadino....prima che avverrà questo però secondo me ci vorrà un bel pò.....gli oggetti che si vendono hanno troppo packaging inutile, troppi materiali diversi, troppo complicati........si abbinano nello stesso packaging carta, plastica di cui non si sa il nome, e altri parti non ben identificate di cui non si sa mai che cavolo farne.....
la responsabilità è anche e soprattutto di chi progetta questi involucri!!!!!!
(e io farò parte di questa categoria di progettisti che avranno in mano una parte della responsabilità di cosa succederà in futuro)......


emergenza rifiuti: io adesso forse mi prenderò le antipatie di molti o quasi tutti.....ma secondo me ognuno si deve prendere la responsabilità della monnezza che produce!!!!!
cioè è inutile dire: noi non vogliamo la discarica se poi però si continua a gettare la roba nel cassonetto....è un pò un'ipocrisia secondo me!
oppure dire non vogliamo il termovalorizzatore ma neppure la discarica..e poi far trasportare nei camion i rifiuti in un altro paese....contribuendo così ad un maggior inquinamento!!!!!
il problema è l'ignoranza....cioè un cittadino comune non informato, che non ha conoscenze su emissioni, inquinamento, ciclo di vita di un prodotto, ecc...può pensare che trasportare con un camion i rifiuti della sua città in un altro posto, inquini di meno che farsi un termovalorizzatore o una discarica nella sua città. Niente di più sbagliato!
Non si pensa a: benzina consumata dal camion, emissione di Co2 nell'atmosfera per il trasporto, e tutta la manutenzione relativa al mezzo di trasporto che si traduce in ulteriori emissioni.....per non parlare del fatto che viviamo tutti sulla terra quindi il problema non si elimina ma si sposta di poco!
per la questione: non vogliamo nè il termovalorizzatore nè la discarica...
dunque se non voglio i rifiuti nella discarica, allora farò un termovalorizzatore! se non voglio un termovalorizzatore allora farò una discarica! è così che si dovrebbe scegliere!...sì, si ha paura delle emissioni in aria...ma con i dovuti controlli un termovalorizzatore produce energia a emissioni zero....
e poi il discorso vale anche per la discarica o per qualsiasi altra cosa: se non viene gestita bene anche una discarica può emettere nell'ambiente cose dannose! anche un'azienda gestita male può scaricare schifezze nel fiume....allora perchè non ci si oppone anche all'apertura di una nuova fabbrica???

nulla è totalmente pulito per l'ambiente, ma dobbiamo cercare di fare il più possibile qualcosa....e sopratutto pensare che non è spostando il problema che lo si elimina.....infatti non sono per niente d'accordo sulla decisione della sardegna di addossarsi l'emergenza rifiuti della campania.....cioè è un'emergenza e ok, però non è portando i rifiuti in un'altra regione che si avranno meno problemi per la nostra salute e per l'ambiente!!!

spero non mi lincerete.... :)
...a volte esprimo un desiderio e soffio finchè non mi si svuotano testa e cuore...
serainlaguna
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Iscritto il: lunedì 23 luglio, 2007 13:30

Messaggio da serainlaguna »

Se l'amministratore del condominio non paga le bollette condominiali di luce e gas -diciamo per 20 anni- e poi all'improvviso ci si ritrova con l'arretrato da saldare, la reazione più immediata non sarà quella di fare un bancomat. Prima si rincorre l'amministratore fino in alaska, lo si denuncia, lo si dimette, come minimo. E se quello, invece di pagare i debiti, chiede agli stessi condomini di dargli un anticipo, non credo si aprano i portafogli come fisarmoniche.
La situazione dei rifiuti è questo, con qualche complicazione in più. Gli amministratori non solo si sono rubati i soldi, non solo non hanno mai approntato una seria gestione dei rifiuti, ma adesso chiedono ai cittadini di riaprire le discariche chiuse eludendo la promessa mai mantenuta di bonificarle. L'emergenza sono loro.

La complicazione:
1) l'idea che i termovalorizzatori producano emissioni zero elude una certa legge della fisica, nulla si crea e nulla si distrugge. Non esiste combustione di rifiuti che non crei sostanze tossico-nocive. Gli osannati impianti di Brescia e Venezia, detti "ultramoderni" o "di ultima generazione", rilasciano diossina che è stata rinvenuta di recente anche in una partita di latte bresciano (con 6,5 picogr/ml), oltre a nanoparticelle e micropolveri che entrano immediatamente nei tessuti umani. A Venezia due studi del 2006 e del 2007 hanno registrato l'incremento di sarcomi e tumori del connettivo in entrambi i sessi. Studi in 25 località italiane con inceneritori hanno registrato l'incremento di linfomi.

2) Il trucchetto di chiamarli termovalorizzatori anzichè inceneritori quali sono, fa parte della propaganda utile al grande business che a certe compagnie fa gola. I termovalorizzatori sono finanziati grazie ad un trucchetto di legge, in sostanza li paghiamo con le nostre bollette sotto la voce "energie rinnovabili" (sic!), li affidiamo in gestione a qualche privato il quale poi per smaltire incamererà denari fino alla fine dei giorni (con quali controlli, ci pensate?). Insomma, sono economicamente convenienti solo perchè li paghiamo tutti noi, ma nessun privato farebbe un investimento del genere.

Questi "termovalorizzatori" infatti, soprannominati ormai "cancrovalorizzatori", sono efficienti solo se riescono a sviluppare una certa temperatura molto elevata, cosa possibile solo se si bruciano anche vetro e materie plastiche. Ciò significa, si capisce bene, dire addio alla differenziata.
Inoltre, al termine della combustione, il 30% del peso iniziale rimane sotto forma di rifiutacci tossico-nocivi, quindi molto più pericolosi e difficili da smaltire di quando sono entrati.

Spero di non aver annoiato, ma ci tenevo a dirvi queste cose che ho scoperto anch'io da poco perchè ci sono troppe cose che ci vengono, ancora una volta, oculatamente nascoste e se non si conoscono penso sia difficile farsi un'opinione oculata.
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