Aiuto sto sclerando!
Aiuto sto sclerando!
Ciao a tutte!
E' un pò che non intervengo direttamente su questo forum, ma non ho mai smesso di leggere e di informarmi su queste pagine.
Se mi faccio avanti oggi è per chiedervi un consiglio confidando nel buon senso che sempre usate nelle risposte che date.
Ebbene, da qualche tempo mi trovo ad affrontare una situazione un pò pesante sul lavoro e quando dico pesante intendo dire lo stress che sto accumulando mi fa star male psicologicamente e fisicamente.
Da qualche tempo un collega mi ha chiesto di instaurare una collaborazione con il suo studio per la gestione di una serie di pratiche per un cliente importante, coordinando e supervisionando alcuni dei suoi collaboratori interni.
Per questa collaborazione, che avviene part time, mi è stato offerto un buon compenso (niente di stratosferico cmq), che ho accettato.
Inizialmente tutto si è svolto bene, i rapporti con gli altri colleghi erano molto buoni e il clima era disteso.
Recentemente però, essendo venuti a conoscenza che il mio trattamento economico risulta essere migliore del loro, hanno iniziato ad essere meno collaborativi, a ostacolarmi...insomma a farmi girare le palle continuamente.
Non perdono occasione per mettermi in cattiva luce....una situazione invivibile.
Francamente non capisco perchè se la devono prendere con me, non possono andare dal loro capo e chiedergli un aumento?
Mi devo sentire in colpa perchè guadagno più di loro, avendo al contempo maggiori responsabilità?
Che devo fare per tornare a lavorare in serenità?????
E' un pò che non intervengo direttamente su questo forum, ma non ho mai smesso di leggere e di informarmi su queste pagine.
Se mi faccio avanti oggi è per chiedervi un consiglio confidando nel buon senso che sempre usate nelle risposte che date.
Ebbene, da qualche tempo mi trovo ad affrontare una situazione un pò pesante sul lavoro e quando dico pesante intendo dire lo stress che sto accumulando mi fa star male psicologicamente e fisicamente.
Da qualche tempo un collega mi ha chiesto di instaurare una collaborazione con il suo studio per la gestione di una serie di pratiche per un cliente importante, coordinando e supervisionando alcuni dei suoi collaboratori interni.
Per questa collaborazione, che avviene part time, mi è stato offerto un buon compenso (niente di stratosferico cmq), che ho accettato.
Inizialmente tutto si è svolto bene, i rapporti con gli altri colleghi erano molto buoni e il clima era disteso.
Recentemente però, essendo venuti a conoscenza che il mio trattamento economico risulta essere migliore del loro, hanno iniziato ad essere meno collaborativi, a ostacolarmi...insomma a farmi girare le palle continuamente.
Non perdono occasione per mettermi in cattiva luce....una situazione invivibile.
Francamente non capisco perchè se la devono prendere con me, non possono andare dal loro capo e chiedergli un aumento?
Mi devo sentire in colpa perchè guadagno più di loro, avendo al contempo maggiori responsabilità?
Che devo fare per tornare a lavorare in serenità?????
Si tratta di un problema che conosco bene. E’ difficile conciliare rapporti umani e rapporti di potere: spesso le donne cercano più di piacere che di imporsi (ed essere troppo democratici sul lavoro non aiuta). Non credo di poterti dare delle “dritte” sul piccolo spazio di un forum. Ti consiglio di leggere il libro di Lois P. Frankel: “le brave ragazze non fanno carriera” che descrive gli errori più comuni e consiglia delle soluzioni pratiche. Forza e coraggio, per il momento:




Ho il tuo stesso problema, però a scuola. A peggiorare la mia situazione c'è il non capire il motivo del loro comportamento: cerco sempre di non fare torti a nessuno e di essere buona e disponibile con tutti, ma a quanto pare è proprio qui che sbaglio. Mi prendono in giro e mi mettono in difficoltà con gli altri e con i professori. A causa degli impegni scolastici e di queste persone, mi è venuta la gastrite che ho tenuto tutto l'anno e che mi ha fatto (e mi fa ancora) stare malissimo. E' finita la scuola da un mese e non mi è ancora passata. La cosa più efficace secondo me sarebbe parlarci ma...sai com'è 

Anche tu somatizzi parecchio a quanto pare...mi spiace soprattutto perchè devi essere molto giovane, se vai ancora a scuola.
La causa del comportamento "cattivo" degli altri credo sia l'invidia, un sentimento dal quale è molto difficile difendersi.
Sembra che qualsiasi cosa si faccia non si riesca a catalizzare la simpatia altrui...:-(
La causa del comportamento "cattivo" degli altri credo sia l'invidia, un sentimento dal quale è molto difficile difendersi.
Sembra che qualsiasi cosa si faccia non si riesca a catalizzare la simpatia altrui...:-(
Di "scontri" con alcuni di loro per questioni di lavoro ce ne sono stati, non sono una che si fa andare bene le cose per piacere agli altri.
Con il tempo ero riuscita a essere vista come una figura autorevole a cui chiedere spiegazioni e consigli.
Tutto è cambiato quando hanno saputo che guadagno più di loro.
Il posto in cui lavoro non è un'azienda, ma uno studio professionale, non c'è l'abitudine ad una struttura gerarchica.
Un pò per questo motivo, un pò per l'età perchè siamo tutti coetanei, ho cercato, sbagliando, di instaurare con loro un rapporto di amicizia.
Credo tu abbia ragione: non credo sia possibile avere un rapporto di amicizia autentico con persone che dovresti supervisionare.
Ma adesso non so che fare per rimediare all'errore e sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Con il tempo ero riuscita a essere vista come una figura autorevole a cui chiedere spiegazioni e consigli.
Tutto è cambiato quando hanno saputo che guadagno più di loro.
Il posto in cui lavoro non è un'azienda, ma uno studio professionale, non c'è l'abitudine ad una struttura gerarchica.
Un pò per questo motivo, un pò per l'età perchè siamo tutti coetanei, ho cercato, sbagliando, di instaurare con loro un rapporto di amicizia.
Credo tu abbia ragione: non credo sia possibile avere un rapporto di amicizia autentico con persone che dovresti supervisionare.
Ma adesso non so che fare per rimediare all'errore e sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Mi sembra di capire che il tuo guadagno sia superiore al loro perché le tue responsabilità sono maggiori.
Se ti rendono il lavoro impossibile per questioni di invidia non ti resta che far valere la tua "autorità", ovvero che a questo punto è chiaro che non è più possibile lavorare in un contesto di amicizia e tanto vale far valere la tua maggior responsabilità nel lavoro.
L'altra opzione è parlar chiaro con loro: vieni pagata per ciò che fai più di loro, se hanno problemi, che si lamentino con il capo.
Se ti rendono il lavoro impossibile per questioni di invidia non ti resta che far valere la tua "autorità", ovvero che a questo punto è chiaro che non è più possibile lavorare in un contesto di amicizia e tanto vale far valere la tua maggior responsabilità nel lavoro.
L'altra opzione è parlar chiaro con loro: vieni pagata per ciò che fai più di loro, se hanno problemi, che si lamentino con il capo.
Nina, al liceo ho vissuto esattamente come te...gente orribile, invidiosa, che cercava di mettermi contro tutti e tutti non si sa perché; io non avevo la gastrite ma mal di testa, e dicevano che facevo finta di star male quando stavo a casa, per poter studiare di più (e quando invece sono andata a scuola lo stesso proprio per evitare e mi hanno vista ridotta un cesso per il mal di testa erano tutti: ma no povera, vai a casa!). Posso solo dirti di fregartene, di cercare di farti forza, di pensare che sei "meglio di loro" (è brutto da dire, ma...se si comportano male senza motivo, io credo sia la verità) e pazientare, cercando amicizie e sfoghi, svaghi altrove. Quando finisci la scuola e vai all'università, credimi, cambia tutto e molto meglio: la gente impara ad essere più aperta e disponibile, grazie a Dio.NinaWho ha scritto:Ho il tuo stesso problema, però a scuola. A peggiorare la mia situazione c'è il non capire il motivo del loro comportamento: cerco sempre di non fare torti a nessuno e di essere buona e disponibile con tutti, ma a quanto pare è proprio qui che sbaglio. Mi prendono in giro e mi mettono in difficoltà con gli altri e con i professori. A causa degli impegni scolastici e di queste persone, mi è venuta la gastrite che ho tenuto tutto l'anno e che mi ha fatto (e mi fa ancora) stare malissimo. E' finita la scuola da un mese e non mi è ancora passata. La cosa più efficace secondo me sarebbe parlarci ma...sai com'è
Purtroppo sì, ho sempre fatto così, da quando sono nata praticamente...Asthrea1 ha scritto:Anche tu somatizzi parecchio a quanto pare...

Uguale!Shyntae ha scritto:Nina, al liceo ho vissuto esattamente come te...gente orribile, invidiosa, che cercava di mettermi contro tutti e tutti non si sa perché; io non avevo la gastrite ma mal di testa, e dicevano che facevo finta di star male quando stavo a casa, per poter studiare di più (e quando invece sono andata a scuola lo stesso proprio per evitare e mi hanno vista ridotta un cesso per il mal di testa erano tutti: ma no povera, vai a casa!).

Lo spero proprio! Mi tocca passare altri due anni con sta gente qua!Shyntae ha scritto:Quando finisci la scuola e vai all'università, credimi, cambia tutto e molto meglio: la gente impara ad essere più aperta e disponibile, grazie a Dio.

Mi viene in mente quello che mi ripeteva sempre una mia collega (ora ex collega) più anziana:
1. non esiste l'amicizia sul posto di lavoro.
2. non dire mai quanto guadagni
Quanto aveva ragione, può sembrare cinico ma è così, lavoro anch'io negli studi professionali, anche quando sembra che ci sia una situazione serena basta un niente per scatenare le invidie. E poi è difficile recuperare.
Non ho consigli, solo ho imparato a non prendermela, non ne vale la pena.
1. non esiste l'amicizia sul posto di lavoro.
2. non dire mai quanto guadagni
Quanto aveva ragione, può sembrare cinico ma è così, lavoro anch'io negli studi professionali, anche quando sembra che ci sia una situazione serena basta un niente per scatenare le invidie. E poi è difficile recuperare.
Non ho consigli, solo ho imparato a non prendermela, non ne vale la pena.
Dio ci ha dato due orecchie ed una sola bocca per ascoltare almeno il doppio di quanto diciamo. (Epitteto)
Non sono stata io a dire quanto guadagno...credo sia stata la contabile!!
Già hai ragione...ma se il loro comportamento incide sul lavoro di cui sono responsabile dovrò necessariamente far intervenire il capo, visto che parlare con loro non è servito. :-/Lizzy79 ha scritto:Non ho consigli, solo ho imparato a non prendermela, non ne vale la pena.
Forse sono troppo dura, ma: vai dalla contabile e dille che sai che è stata lei, e che è una violazione della privacy, e che se lo rifà la denunciAsthrea1 ha scritto:Non sono stata io a dire quanto guadagno...credo sia stata la contabile!!

@NinaWho: Guarda...è dura, lo so benissimo: io ho passato anni di inferno, e la quinta è stata praticamente un massacro, per colpa dei miei compagni di classe ho avuto anche un mezzo esaurimento. Posso solo ribadirti quel che ti ho detto prima: fatti una vita fuori da lì, mandali a quel paese dentro di te e comportati come ritieni giusto e corretto verso i professori. Di gente schifosa al liceo purtroppo ce n'è tanta, ma passa, davvero
