Equilibrio al magnesio
Inviato: giovedì 26 marzo, 2009 15:28
Dal sito lifegate.it
Equilibrio al magnesio
Il corretto apporto nella dieta quotidiana mette sotto scacco stress e adrenalina.
L’attualità del magnesio e del suo ruolo essenziale per la vitalità dell’organismo trova continui riscontri scientifici. Partecipa all’attività di trecentocinquanta enzimi, presiede le funzioni degli altri minerali, combatte efficacemente il sovraffaticamento fisico e mentale. Il suo apporto, però, deve essere appropriato: troppo spesso l’alimentazione ne è carente. Colpa dell’agricoltura moderna e della trasformazione degli alimenti (cottura e raffinazione in primis) che ne hanno considerevolmente abbassato la presenza nel cibo; concimi chimici, pesticidi e piogge acide hanno sottratto magnesio dal terreno. Il colpo di grazia lo ha inferto, infine, la massiccia presenza di additivi negli alimenti, sostanze che catturano il minerale e ne bloccano le funzioni.
Per tutti questi motivi, il deficit da magnesio è molto frequente. Uno dei suoi sintomi più visibili è la tendenza alla spossatezza e al nervosismo, che innesca un circolo vizioso: più si è stressati, più le ghiandole surrenali liberano adrenalina, e più in fretta il magnesio viene eliminato. Altri sintomi da insufficienza di magnesio sono l’emotività eccessiva, il bolo isterico (sensazione di corpo estraneo a livello della faringe), tachicardia, astenia, tremori, contrazioni della muscolatura, sindrome premestruale o dismenorrea.
La richiesta del minerale è maggiore nelle donne, soprattutto in gravidanza, in allattamento o che fanno uso della pillola anticoncezionale. Il fabbisogno aumenta nei bambini in crescita, negli anziani e quando si praticano sport di resistenza, in condizioni di estremo caldo o estremo freddo.
Fonte naturale di magnesio sono: farina di soia, cereali integrali, legumi, verdure verdi, cacao, mandorle, fichi, banane, crostacei e molluschi, le acque minerali con più di 100 mg di magnesio per litro. La vitamina D ne favorisce l’assorbimento. Da evitare invece, sono i pasti ricchi di grassi, proteine animali, dolci e alcolici, che ne inibiscono l’assorbimento.
Equilibrio al magnesio
Il corretto apporto nella dieta quotidiana mette sotto scacco stress e adrenalina.
L’attualità del magnesio e del suo ruolo essenziale per la vitalità dell’organismo trova continui riscontri scientifici. Partecipa all’attività di trecentocinquanta enzimi, presiede le funzioni degli altri minerali, combatte efficacemente il sovraffaticamento fisico e mentale. Il suo apporto, però, deve essere appropriato: troppo spesso l’alimentazione ne è carente. Colpa dell’agricoltura moderna e della trasformazione degli alimenti (cottura e raffinazione in primis) che ne hanno considerevolmente abbassato la presenza nel cibo; concimi chimici, pesticidi e piogge acide hanno sottratto magnesio dal terreno. Il colpo di grazia lo ha inferto, infine, la massiccia presenza di additivi negli alimenti, sostanze che catturano il minerale e ne bloccano le funzioni.
Per tutti questi motivi, il deficit da magnesio è molto frequente. Uno dei suoi sintomi più visibili è la tendenza alla spossatezza e al nervosismo, che innesca un circolo vizioso: più si è stressati, più le ghiandole surrenali liberano adrenalina, e più in fretta il magnesio viene eliminato. Altri sintomi da insufficienza di magnesio sono l’emotività eccessiva, il bolo isterico (sensazione di corpo estraneo a livello della faringe), tachicardia, astenia, tremori, contrazioni della muscolatura, sindrome premestruale o dismenorrea.
La richiesta del minerale è maggiore nelle donne, soprattutto in gravidanza, in allattamento o che fanno uso della pillola anticoncezionale. Il fabbisogno aumenta nei bambini in crescita, negli anziani e quando si praticano sport di resistenza, in condizioni di estremo caldo o estremo freddo.
Fonte naturale di magnesio sono: farina di soia, cereali integrali, legumi, verdure verdi, cacao, mandorle, fichi, banane, crostacei e molluschi, le acque minerali con più di 100 mg di magnesio per litro. La vitamina D ne favorisce l’assorbimento. Da evitare invece, sono i pasti ricchi di grassi, proteine animali, dolci e alcolici, che ne inibiscono l’assorbimento.