
Solari-Filtri fisici
Solari-Filtri fisici
Scusate se l'argomento di questo post non è nuovo, ma onestamente - cercando velocemente in giro - non sono riuscita a trovare una risposta precisa a questa domanda. SI parla di due tipi di filtri fisici: Ossido di zinco e biossido di titanio. Sembra che l'ultimo vada "bilanciato" con anti-ossidanti perchè potrebbe produrre radicali liberi e che il primo, l'ossido di zinco, dia una protezione più efficace contro gli UVA. A rigore di logica quindi l'ossido di zinco dovrebbe essere migliore e nei solari naturali dovrebbero essere presenti quantomeno entrambi. Invece nei vari prodotti - ad eccezione, per esempio, del k'aloe sun dove è presente l'ossido di zinco - si trova più facilmente il biossido di titanio, oltretutto non rivestito. Ho letto su Lola che sarebbe consentito un rivestimento del biossido in alluminio e che questo impedirebbe la formazione dei radicali liberi. Insomma, in definitiva, come sta la questione? Possiamo fidarci dei solari che contengono solo biossido di titanio non rivestito? O sarebbe sempre meglio se avessero l'ossido di zinco? In questo caso quali solari acquistare visto che molti dei più noti (Weleda, Fitocose ecc.) contengono il biossido e non l'ossido di zinco? Oddio, scusate, spero di essermi spiegata bene ma sono un tantino confusa
e vorrei evitare di ricadere nei solito solari con filtri chimici che, a quanto ho capito, sono anche peggio sebbene i venditori si ostinino a sostenere il contrario, la loro efficacia ecc.

fai un post con su scritto "up" praticamente rialzi il topic in prime posizioni e lo rendi "visibile" perchè diventa colorato!Eva ha scritto:Ah ecco, per questo è difficile farsi un'idea!
Ok...emhhh...che significa uppa il thread?
L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro
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Re: Solari-Filtri fisici
Qual è la fonte originale di queste informazioni?Eva ha scritto:SI parla di due tipi di filtri fisici: Ossido di zinco e biossido di titanio. Sembra che l'ultimo vada "bilanciato" con anti-ossidanti perchè potrebbe produrre radicali liberi e che il primo, l'ossido di zinco, dia una protezione più efficace contro gli UVA.
Da chimico mi suona strana questa marcata diversità tra ossido di zinco e biossido di titanio, perchè sono materiali molto simili tra di loro (tecnicamente: sono entrambi semiconduttori e hanno entrambi lo stesso band gap) e schermano i raggi ultravioletti con lo stesso meccanismo chimico-fisico (sempre tecnicamente: l'assorbimento di un fotone e la conseguente promozione di un elettrone dalla banda di valenza alla banda di conduzione), e pertanto entrambi possono generare specie radicaliche...
Sarebbe interessante discuterne...

Dunque... l'azione protettiva dai raggi UV dei filtri fisici, cioè gli ossidi minerali di zinco e titanio è data principalmente dall'effetto di scattering ( --> diffusione ) dei fotoni, che sono le "particelle" che costituiscono i raggi solari che altro non sono che onde elettromagnetiche. Si tratta appunto di un fenomeno fisico dovuto alla struttura dei cristalli di questi ossidi, per cui i raggi vengono deviati.
Questi ossidi sono anche semiconduttori cioè, come diceva giuse, possono assorbire un fotone ( --> che contiene un tot di energia, che dipende dalla lunghezza d'onda della luce ). l'energia del fotone viene "passata" a un elettrone che viene "promosso" dalla cosidetta banda di valenza alla banda di conduzione. Mi spiego subito meglio :
la banda di valenza è quella dove gli elettroni stanno comodi..se assorbono energia salgono le scale e vanno in quella di conduzione, come se salissero al piano di sopra
. Gli elettroni che stanno ai piani alti possono reagire formano radicali, in particolare lo ione ossido ( un radicale dell'ossigeno ).
Non so che tipo di effetto possa avere sulla pelle. In teoria l'aggiunta di un radical scavenger, cioè un cacciatore di radicali dovrebbe ovviare al problema, almeno in parte...
Questi ossidi sono anche semiconduttori cioè, come diceva giuse, possono assorbire un fotone ( --> che contiene un tot di energia, che dipende dalla lunghezza d'onda della luce ). l'energia del fotone viene "passata" a un elettrone che viene "promosso" dalla cosidetta banda di valenza alla banda di conduzione. Mi spiego subito meglio :
la banda di valenza è quella dove gli elettroni stanno comodi..se assorbono energia salgono le scale e vanno in quella di conduzione, come se salissero al piano di sopra

Non so che tipo di effetto possa avere sulla pelle. In teoria l'aggiunta di un radical scavenger, cioè un cacciatore di radicali dovrebbe ovviare al problema, almeno in parte...
Ma quindi a cosa è dovuto il diverso comportamento di titania e ossido di zinco come filtri solari?
Se la titania genera specie radicaliche (radicale ossidrile e radicale superossido) non dovrebbe generarle pure l'ossido di zinco?
E lo scattering dei fotoni UV non dovrebbe essere simile per i due ossidi a parità di dimensioni dei cristalli?
Se la titania genera specie radicaliche (radicale ossidrile e radicale superossido) non dovrebbe generarle pure l'ossido di zinco?
E lo scattering dei fotoni UV non dovrebbe essere simile per i due ossidi a parità di dimensioni dei cristalli?
Scusate il mio intervento da perfetta ignorante in materia
, ma da quello che ho potuto leggere sul web il problema del biossido di titanio, e specialmente di quello micronizzato, non è quello di essere forse (ci sono pareri discordanti in proposito) cancerogeno se viene assorbito dalla pelle (oltre al problema dei radicali liberi)?
Ne sapete qualcosa?

Ne sapete qualcosa?
Il biossido di titanio non viene assorbito dalla pelle, però genera radicali, che sono specie molto reattive. Questi a contatto con la pelle possono essere nocivi, ma sinceramente non sono a conoscenza dei meccanismi esatti.
@giuse : credo anche io che il potere schermante dei due ossidi non debba essere troppo diverso. Si tratta appunto di un fenomeno fisico che dipende dalla struttura cristallina di questi ossidi.
@giuse : credo anche io che il potere schermante dei due ossidi non debba essere troppo diverso. Si tratta appunto di un fenomeno fisico che dipende dalla struttura cristallina di questi ossidi.
Dalla loro struttura cristallina o dalla granulometria delle polveri? La radiazione ultravioletta ha una lunghezza d'onda dell'ordine dei 100 nm, quindi è più verosimile che siano le particelle di ossido a produrre lo scattering, e non i piani cristallini, la cui reciproca distanza è di circa 3 ordini di grandezza inferiore...janedoe ha scritto:Si tratta appunto di un fenomeno fisico che dipende dalla struttura cristallina di questi ossidi.
Sono del tutto d'accordo. E aggiungo che non ci sono evidenze sperimentali della tossicità del biossido di titanio per la cute umana. Ed inoltre la stessa teoria dei radicali come possibili cause dell'invecchiamento e/o di danni cellulari all'origine della carcinogenesi è controversa e non unanimemente accettata dalla comunità scientifica internazionale.janedoe ha scritto:Il biossido di titanio non viene assorbito dalla pelle, però genera radicali, che sono specie molto reattive. Questi a contatto con la pelle possono essere nocivi, ma sinceramente non sono a conoscenza dei meccanismi esatti.
Ultima modifica di giuse78 il giovedì 24 luglio, 2008 11:56, modificato 1 volta in totale.