La Nuova Ecologia - Attenti al Trucco

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Meristemi
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Iscritto il: lunedì 14 gennaio, 2008 06:32

La Nuova Ecologia - Attenti al Trucco

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Appena pubblicato su Ecologia.it. In realtà basta saper usare bene internet per consultare un INCI, senza bisogno di un software ad hoc -e chi bazzica questo ed altri forum lo sa bene- ma è sempre indice di una tendenza da considerare favorevolmente.

http://www.lanuovaecologia.it/vivere_me ... a/8859.php

Attenti al trucco

Anche il make up può essere ecocompatibile. Dalla Francia i nuovi prodotti certificati. Senza test sugli animali e delicati con la pelle
di LOREDANA MENGHI

Essere belle e curate rispettando la natura e gli animali? Oggi si può, grazie a una novità in arrivo dalla Francia. L’Istituto per la certificazione etica e ambientale (Icea), tra i più importanti organismi del settore, ha infatti certificato la società francese Nature.Cos, brand dai valori etici unico in Europa per aver creato
Cosmesi, i trucchi ecofriendly
Trucco "ecofriendly"
un modello d’impresa e di commercio eco-sostenibile, coniugando la salvaguardia ambientale all’efficacia di elementi naturali ad alta prestazione, nel rispetto dell’uomo e degli animali.

ANIMALI IN SALVO
Dai test di laboratorio, la sua originale linea per il maquillage, Coleur Caramel si è dimostrata davvero attenta alle tematiche ambientali e alla filosofia “cruelty free”, secondo lo standard internazionale che consente ai prodotti di presentarsi come “non testati sugli animali”. I prodotti sono sperimentati su volontari, sotto il controllo di un laboratorio indipendente. È inoltre escluso l’uso di materie prime derivate da animali soppressi, un ulteriore elemento di differenza rispetto alla maggior parte delle aziende bio-ecologiche. «Molte linee di make-up – spiega Alessandro Spadoni, presidente di Icea – usano nei rossetti la cocciniglia, derivata dall’uccisione di coccinelle e coleotteri».
L’azienda francese si differenzia anche per la trasparenza dell’approccio commerciale: le forniture si muovono nel circuito del commercio equo e solidale, per ingredienti come il burro di shea, l’olio di jojoba, il melone del Kalahari, chiamato dalla tribù dei boscimani “tsama”, o la pregiata cera di carnuba, ricavata da una pianta grassa brasiliana, che protegge la pelle. Confezioni e contenitori sono riciclabili, realizzati con materiali come legno, metallo e cartone, per mantenere l’impegno nei confronti della natura.

QUALITà CERTIFICATA
Se Nature.Cos è in prima linea anche altre case produttrici sono in via di certificazione, come la Laboratoire Phytotech, impegnata al momento nella fase di ricerca e sviluppo.
Per quanto riguarda il make up, Icea ha invece escluso l’italiana Helan, sebbene non sperimenti su animali dal ‘98.
«Abbiamo reso obbligatori test che il ministero della Salute non opera di routine per mancanza di personale, come il Challange test ed il Pack test» racconta Spadoni. Il primo, contemplato dalla farmacopea europea e italiana, informa sulla conservabilità del prodotto. Il cosmetico viene inquinato microbiologicamente a livello artificiale, per vedere in quanto tempo la carica inquinante viene abbattuta. Il secondo verifica la tollerabilità cutanea.
«La normativa vigente 713/86, disponibile nel sito dell’Unione prodotti cosmetici italiani – continua il presidente dell’Icea – contempla in gloss, matite, mascara e fondotinta l’uso di coloranti sintetici, utilizzati nell’industria delle vernici, addizionati a sostanze di derivazione petrolchimica, come la vasellina. L’Icea prevede solamente l’uso di coloranti naturali, come l’ossido di ferro per il rosso, fissati con grassi vegetali e naturali: burro di karitè, cera d’api, olio di mandorle dolci».

TEST FAI-DA-TE
In effetti le linee che alla voce “ingredienti” evidenziano solo la presenza degli estratti naturali tralasciano le materie prime convenzionali.
E allora come essere certi che i prodotti, anche se acquistati in erboristeria o in un negozio bio, siano davvero naturali ed eco-compatibili?
Come decifrare il codice Inci, presente su tutte le confezioni e derivato dall’inventario europeo degli ingredienti dell’industria cosmetica, che riporta in latino i componenti dei prodotti? «Un utile strumento è l’Icea cosmetic check – spiega Spadoni – un software informatico in continuo aggiornamento, scaricabile gratuitamente dal nostro sito, concepito per orientare il consumatore nella scelta».
Presentato il settembre scorso alla XIX edizione del Sana è «un test ecologico fai da te, semplice, veloce e rigoroso, per individuare il grado di naturalità di qualsiasi formulazione, dal make up allo shampoo». La verifica è molto semplice.
Dopo aver scaricato il software dal sito dell’istituto basta inserire gli ingredienti base indicati sulla confezione e attendere il responso su quali di questi, pur rispettando le norme di legge, contengano sostanze tossiche per l’organismo e la natura.
Tra le 9.000 voci registrate nella lista Inci, solo 3.500 sono eco e dermocompatibili e ammesse dalla certificazione Bio-ecocosmetica. Il responso del test le evidenzierà con la scritta verde. Le altre sostanze verranno segnalate in rosso. Uno strumento rivoluzionario, per identificare sostanze potenzialmente dannose per la salute e incompatibili con scelte di vita ecologiche e animaliste

18 gennaio 2008
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