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6 sostanze di origine animale nei prodotti di uso comune
Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 15:13
da Simonetta
Sono stearic acid, myristic acid, oleic acid, palmitic acid, lauric acid, glycerin:
l'articolo
Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 15:56
da ledrobi
Una cosa in favore di quelli di Lush è che usano glicerina vegetale, anche se quasi sempre il resto fa un po'...

Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 23:04
da maracas
E' vero, infilano la roba animale da tutte le parti.
L'unica cosa è segnarsi i nomi dei prodotti e verificare prima dell'acquisto!
Credo sia l'unico modo!

Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 23:08
da Kalopsa
...beh oddio... Mica è obbligatorio che siano sempre di origine animale.. anzi, è più facile trovale di origine vegetale.
Chi spignatta e compra materie prime lo sa, che è più facile trovare glicerina vegetale che animale.
Anche l'articolo dice che che POSSONO essere di origine animale (anche se il titolo dell'articolo è un po' fuorviante, indicando come animali quei 6 ingredienti che, come poi dice l'articolo stesso, hanno origini vegetali -lo dicono anche i nomi stessi- ma possono ANCHE essere animali).
E' doveroso comunque dire che l'unica differenza sta nel lato etico, perchè chimicamente una molecola di 'acido oleico' di derivazione animale è identica a quella di derivazione vegetale

Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 23:10
da annalaura
brava kalopsa, stavo proprio per scrivere la tua prima frase!
Inviato: venerdì 30 settembre, 2011 23:18
da Simonetta
annalaura ha scritto:brava kalopsa, stavo proprio per scrivere la tua prima frase!
E' il mio stesso pensiero, anche se ammetto che sono rimasta un po' così

a sapere da dove potrebbe arrivare l'acido miristico.

Inviato: sabato 01 ottobre, 2011 13:00
da lastmoonbeam
E' un po' il discorso che si faceva riguardo al SODIUM HYALURONATE, cioè l'acido ialuronico, classificabile con un pallino verde se di provenienza biotecnologica o con un pallino rosso se di origine animale. Spiegava Barbara in un post che, soprattutto nell'ambito della cosmesi ecobio, ormai le metodologie per ottenere l'acido ialuronico a partire da tessuti animali sono state quasi del tutto abbandonate, a favore di tecniche che prevedono la coltura batterica di uno streptococco, cosa che tra l'altro ne ha abbassato enormemente i costi di produzione, rendendolo più utilizzabile in campo cosmetico e accessibile ai consumatori.