C'è qualcuno che può aiutarmi a chiarire le mie idee un pò confuse?

GRAZIE!

E' antibatterico, proprio ad opera dei composti tiosolfonati (quelli che puzzano) che si formano spontaneamente dall'allicina... in poche parole no puzza no conservazione.Vecchia Zia ha scritto: -aglio come conservante???ma c'è modo di togliere la puzza??
Gli stessi proprio no, ne ha di diversi. L'alcool è fortemente solvente ovvero sgrassante; e i cheratinociti che compongono la superficie della nostra pelle stanno insieme grazie a delle sostanze grasse dette ceramidi. Se sgrassiamo (con alcool o con detersivo aggressivo) li sciogliamo portando alla tipica desquamazione a scaglie visibile. Inoltre è un denaturante delle proteine. Immagina la proteina come una matassa aggrovigliata, dopo averci passato un denaturante (es. alcool, ma più visibile con acetone) il groviglio si disperde, perde la sua forma. E' visibilissimo con l'acetone puro sulle unghie che diventano biancastre.Vecchia Zia ha scritto:-ma DAVVERO l'alcol contenuto in cosmetici e detergenti ha gli stessi effetti dannosi che ha quello ingerito??? Io sarei astemia...![]()
Come non darti ragione? Io mi sono sempre più convinta che quello della certificazione sia un bel business in cui i soldi fanno girare tutto.Vecchia Zia ha scritto: Dubbi a parte, a me questa discussione ha messo tristezza, per tanti motivi.
Perchè c'è un gran parlare di certificazioni e poi nel prodotto certificato ci trovi anche la porcata ammazzapesci. Che senso ha? Sembra che tutte queste certificazioni col loro ber marchietto siano state inventate solo per i consumatori modaioli che adesso vogliono comprare eco bio (ma che sia certificato) ma che domani possono anche tornare in profumeria... Di certo quelli come me che si sono ritrovati il condizionante pescicida nel balsamo certificato, leggeranno ancora l'INCI senza fidarsi delle certificazioni, compresa quella nuova fichissima europea di cui si parla.
E questo si può fare secondo me solo se tutto il mondo cosmetico inizia ad essere diverso. Troppo talebanesimo significa dividere i cosmetici bio da quelli che non lo sono, anche per un ingrediente solo, che magari ava quel quid in più per farlo trovare piacevole ed utilizzabile dal consumatore medio, che non si vuole informare e che non gliene fega una beneamata mazza di qualsiasi cosa che esuli dal suo benessere personale immediato.Vecchia Zia ha scritto: E poi mi chiedo: sta gente davvero crede che un'elite di pochi eletti disposti anche a non lavarsi pur di non inquinare salverà il mondo??? Non è con quattro gatti che accettano anche che gli marcisca la crema pur di non usare conservanti che il pianeta potrà respirare di nuovo, bisogna che tutti (o almeno la maggior parte) inizino a usare prodotti meno inquinanti... E come fai a convincere la gente del 2009 a usare cose che marciscono o che non hanno una formula tale da garantire la consistenza piacevole, il profumo gradevole e il colore carino che i prodotti di profumeria hanno sempre???
Non ci vogliono estremismi assurdi ma ci vuole più ecobio per tutti. Cose che sembrano commerciali ma non inquinano. Non è chiedendo sacrifici a chi se ne frega del pianeta che si risolverà qualcosa...![]()
Ci vorrebbero più piccoli passi utili e meno estremismi, davvero...
Questa frase è da incorniciare!Vecchia Zia ha scritto: Credo che il pianeta abbia più possibilità di essere salvato dal baby mild che dal prodotto stracertificato che si trova solo in tre negozi in croce, costa un patrimonio e magari va a male dopo una settimana...
Lola ha scritto: Troppo talebanesimo significa dividere i cosmetici bio da quelli che non lo sono, anche per un ingrediente solo, che magari ava quel quid in più per farlo trovare piacevole ed utilizzabile dal consumatore medio, che non si vuole informare e che non gliene fega una beneamata mazza di qualsiasi cosa che esuli dal suo benessere personale immediato.
Finchè non cambieranno le grandi case cosmetiche, quelle che si vedono in tutti i supermercati, il mondo cosmetico resterà sempre allo stesso livello, diviso in buoni e cattivi. Noi resteremo un'elite di idealisti pazzi che dovranno comprare a caro prezzo prodotti che hanno un PAO inferiore a quanto ci durerà il prodotto, e il resto del mondo girerà sempre uguale.
Vecchia Zia ha scritto: Credo che il pianeta abbia più possibilità di essere salvato dal baby mild che dal prodotto stracertificato che si trova solo in tre negozi in croce, costa un patrimonio e magari va a male dopo una settimana...
Preferisco ottenere una piccola vittoria riuscendo a far passare una persona da un cosmetico con 10 bollini doppi rossi a uno con un rosso e tre gialli che rischiare di incattivirla insistendo affinchè passi a un cosmetico tutto verde ma introvabile, costoso e sconosciuto alla massa.
Quoto il tuo pensiero e lo "allargo": ormai è parecchio che lotto per far capire al mio prossimo che non ha senso avere il balsamo ecobio tutto verde (che si usa al massimo due volte la settimana e in dosi molto ridotte) se poi si lavano i piatti 3 volte al giorno con un detersivo inquinante e pieno di porcherie.Lola ha scritto:Tutta questa lotta sui conservanti, che detto fra noi sono tra gli ingredienti in minor percentuale in un cosmetico, fa perdere di vista il vero autentico pericolo cioè la vagonata di silicone e di petrolato che ogni giorno va a finire nelle acque e che fa male anche alla nostra pelle. Questi sono i veri problemi, le grosse percentuali, non le inezie. ...