Kataweb - Cosmetici, biologico è meglio.
Inviato: venerdì 23 ottobre, 2009 10:55
di Luca Puddu
In aumento la produzione di cosmetici biologici composti al 95% da elementi naturali. Li sceglie il 35% delle donne italiane. Attenzione ad alcuni composti chimici contenuti nei prodotti tradizionali
Nessun conservante artificiale; stop ai residui chimici e di origine animale; vietati aromi e colori artificiali derivati da petrolio e ogm. Se un tempo il segreto per avere una cura ottimale del proprio corpo erano gli olii e i prodotti naturali estratti da piante ed erbe aromatiche, oggi la soluzione si chiama cosmetica biologica, trend in forte ascesa in Europa e in Italia negli ultimi anni nonostante l’imperversare della crisi economica.
In commercio infatti sono sempre di più i marchi che basano la propria composizione su prodotti naturali che minimizzano l’utilizzo di sostanze sintetiche; mentre, secondo Ecoalimenta, sarebbe di circa il 35% la percentuale di donne che nel nostro Paese preferisce acquistare cosmetici naturali e sostenibili. Tra i big nostrani, la Collistar promuove l’utilizzo di materie prime non OGM e non testate sugli animali preferendo i materiali riciclabili. Altre aziende come la Khiel’s scelgono inchiostri derivati dalla soia per le etichette, mentre la giapponese Shiseido è stata la prima azienda cosmetica a ottenere una certificazione ecologica dal ministero dell’Ambiente del Sol Levante.
I cosmetici biologici sono riconoscibili grazie alla presenza di un logo di certificazione che ne attesta il rispetto di determinati standard: in primo luogo la composizione deve essere per almeno il 95% fatta di prodotti naturali, mentre il restante 5% può essere rappresentato da ingredienti sintetici ma appartenenti a una lista specifica; inoltre, l’etichetta deve contrassegnare con un asterisco gli ingredienti biologici in modo da individuarli con maggiore facilità.
In Italia si segue il disciplinare europeo Ce/834/2007 che definisce le norme di produzione, le materie prime impiegabili, il controllo e la certificazione,l'importazione dai paesi terzi e in particolare l'etichettattura.
Ad oggi si contano oltre 2 mila cosmetici sostenibili, 500 in più rispetto a un anno fa (+32%). In Italia il mercato è in costante crescita: il fatturato è passato dai 100 miliono di euro del 2002 ai 179 milioni di euro nel 2006 (+ 80%) e se ne prevede il raddoppio entro il 2010 (pari a 350 milioni di euro).
Insieme alle garanzie dei cosmetici biologici, aumentano però anche i rischi verso quei prodotti ritenuti allettanti perchè economici. Clicca qui per vedere la lista dei dieci ingredienti cosmetici e di bellezza pericolosi per il consumatore.
(22 Ottobre 2009)
Articolo originale: http://canali.kataweb.it/kataweb-consum ... f=rephpsp1
In aumento la produzione di cosmetici biologici composti al 95% da elementi naturali. Li sceglie il 35% delle donne italiane. Attenzione ad alcuni composti chimici contenuti nei prodotti tradizionali
Nessun conservante artificiale; stop ai residui chimici e di origine animale; vietati aromi e colori artificiali derivati da petrolio e ogm. Se un tempo il segreto per avere una cura ottimale del proprio corpo erano gli olii e i prodotti naturali estratti da piante ed erbe aromatiche, oggi la soluzione si chiama cosmetica biologica, trend in forte ascesa in Europa e in Italia negli ultimi anni nonostante l’imperversare della crisi economica.
In commercio infatti sono sempre di più i marchi che basano la propria composizione su prodotti naturali che minimizzano l’utilizzo di sostanze sintetiche; mentre, secondo Ecoalimenta, sarebbe di circa il 35% la percentuale di donne che nel nostro Paese preferisce acquistare cosmetici naturali e sostenibili. Tra i big nostrani, la Collistar promuove l’utilizzo di materie prime non OGM e non testate sugli animali preferendo i materiali riciclabili. Altre aziende come la Khiel’s scelgono inchiostri derivati dalla soia per le etichette, mentre la giapponese Shiseido è stata la prima azienda cosmetica a ottenere una certificazione ecologica dal ministero dell’Ambiente del Sol Levante.
I cosmetici biologici sono riconoscibili grazie alla presenza di un logo di certificazione che ne attesta il rispetto di determinati standard: in primo luogo la composizione deve essere per almeno il 95% fatta di prodotti naturali, mentre il restante 5% può essere rappresentato da ingredienti sintetici ma appartenenti a una lista specifica; inoltre, l’etichetta deve contrassegnare con un asterisco gli ingredienti biologici in modo da individuarli con maggiore facilità.
In Italia si segue il disciplinare europeo Ce/834/2007 che definisce le norme di produzione, le materie prime impiegabili, il controllo e la certificazione,l'importazione dai paesi terzi e in particolare l'etichettattura.
Ad oggi si contano oltre 2 mila cosmetici sostenibili, 500 in più rispetto a un anno fa (+32%). In Italia il mercato è in costante crescita: il fatturato è passato dai 100 miliono di euro del 2002 ai 179 milioni di euro nel 2006 (+ 80%) e se ne prevede il raddoppio entro il 2010 (pari a 350 milioni di euro).
Insieme alle garanzie dei cosmetici biologici, aumentano però anche i rischi verso quei prodotti ritenuti allettanti perchè economici. Clicca qui per vedere la lista dei dieci ingredienti cosmetici e di bellezza pericolosi per il consumatore.
(22 Ottobre 2009)
Articolo originale: http://canali.kataweb.it/kataweb-consum ... f=rephpsp1