Triclosan

Vuoi dare o ricevere un consiglio su cosa spalmarti? Vuoi discutere su ingredienti particolari, nuovi ritrovati, ecofurbate vere o presunte? Vuoi parlare di certificazioni o discutere/segnalare un articolo/video cartaceo o telematico? Posta qui.

Moderatori: Van3ssa, Vera

baciuck
Messaggi: 417
Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 10:35

Messaggio da baciuck »

barbara ha scritto:
baciuck ha scritto: E si, potrebbe esserci anche sul filo interdentale.
assurdo! :shock: :evil:
Vogliamo parlare dell'EDTA?
Sabato ero dal dentista con il quale ho una certa confidenza dal momento che lo conosco che era bambino. E ogni tanto gli rompo le balle sugli ingredienti che usa e su disinfettanti/antibatterici vari.
Lo sento dire all'assistente "Prendi l'EDTA" e gli ho chiesto a cosa servisse.

E' un chelante, e lo sappiamo. Quello che non sappiamo è che apre molto bene i canali dentari e i dentisti lo usano per pulire alla perfezione i canali durante la devitalizzazione dei denti perchè scioglie (e raccoglie) tutto.
E talvolta lo usano anche per le carie semplici come prodotto di pulizia.

:evil:
Vecchia Zia
Messaggi: 1151
Iscritto il: giovedì 04 ottobre, 2007 14:09

Messaggio da Vecchia Zia »

ma allora è quella roba puzzolentissima che ti cacciano nel buco fatto dal trapano a mezzo mini ovattino?? :shock:
Meno male che di carie non ne ho da un pezzo... :roll:
elyba
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Iscritto il: giovedì 10 aprile, 2008 14:45

triclosan

Messaggio da elyba »

Il triclosan è veramente pericoloso?




Da qualche tempo circolano, soprattutto attraverso internet, notizie sulla pericolosità del triclosan, un antibatterico presente in molti prodotti per l'igiene personale e domestica. Secondo queste informazioni, le manifestazioni della tossicità del triclosan vanno da ''irritazioni gravi della pelle, al collasso, alle convulsioni, al coma fino a causare il cancro''. Esistono in letteratura informazioni che possano fare un po' di chiarezza?

Il triclosan è un clorofenolo attivo su molti batteri, impiegato da tempo come antisettico e disinfettante. Viene utilizzato in alcuni paesi in concentrazioni fino al 2% per disinfettare le ferite, la cute e le mani. Si tratta di un antimicrobico molto diffuso anche in Italia in una grande varietà di prodotti di uso comune come saponi, deodoranti, detersivi per la casa e nei dentifrici e collutori per la prevenzione e il trattamento della placca e delle gengiviti. Nei cosmetici ne è consentito l'impiego ad una concentrazione fino allo 0,3%. Il triclosan agisce bloccando un enzima necessario per la crescita dei batteri e sono sufficienti piccole quantità per esercitare una spiccata azione antibatterica. Gli unici effetti indesiderati segnalati nell'uomo in seguito all'esposizione al triclosan sono casi di dermatite da contatto o irritazione cutanea.
Uno dei motivi su cui si basa l'attuale preoccupazione sulla sicurezza del triclosan è il fatto che la massiccia diffusione di questo composto antibatterico possa provocare un aumento della resistenza dei batteri ai più comuni antibiotici usati in campo medico, cosa che avrebbe conseguenze importanti soprattutto in ambiente ospedaliero. Questo effetto tuttavia non è mai stato dimostrato da estese indagini ambientali. Per ridurre il più possibile l'eventuale induzione di resistenze batteriche l'organizzazione europea dei consumatori invita comunque a non eccedere nell'uso di prodotti contenenti questa sostanza e di limitarne l'impiego quando l'azione disinfettante non è necessaria. Poiché ora è obbligatorio per legge indicare nelle etichette dei prodotti gli ingredienti in ordine decrescente di concentrazione, è possibile valutare se il triclosan è presente in un prodotto in concentrazione più o meno elevata e orientarsi così nella scelta.
Un ulteriore sospetto di pericolosità del triclosan sembra legato alla possibile formazione di diossina come impurità durante i processi di sintesi del prodotto. Nel corso di tali processi i quantitativi di diossina che si formano, pur se variabili, sono comunque sempre molto bassi e dipendono sia dalla purezza delle materie prime da cui si parte che dalle condizioni di produzione (es. la temperatura, la pressione in cui viene condotta la reazione). Questo rischio può essere minimizzato se nel processo produttivo vengono impiegate materie prime sicure e vengono effettuati adeguati controlli nelle varie fasi della produzione. La diossina però potrebbe anche formarsi per fotodegradazione del triclosan nelle acque di scarico urbane, dove finisce ogni residuo dei prodotti che lo contengono. Anche qui la formazione di diossina e derivati dipende dalle condizioni ambientali ad esempio di luce, temperatura e presenza di altri composti chimici e in ogni caso si tratta di piccole quantità a loro volta fotolabili e soggette ad ulteriori trasformazioni. L'estrema diffusione di questo composto è dimostrata infine anche dal ritrovamento di tracce di triclosan nei tessuti grassi dei pesci e persino nel latte materno, a conferma di come l'esposizione continua a concentrazioni anche molto basse possa portare all'assorbimento del prodotto anche negli organismi viventi.
Pur in assenza di conferme per questi rischi di tossicità, il problema è stato sottoposto al Comitato Scientifico per i prodotti Cosmetici della Commissione Europea che nel 2002 ha concluso che, in base alle evidenze cliniche disponibili, l'uso del triclosan nelle condizioni attualmente vigenti è sicuro e quindi per il momento non sono necessari nuovi limiti di legge o provvedimenti che impongano restrizioni di alcun genere.
Molti produttori si sono tuttavia impegnati ad eliminare o a ridurre il più possibile il triclosan ogni qualvolta ciò sia possibile. In questo possono essere di aiuto ad esempio le nuove tecnologie ed i nuovi confezionamenti come i contenitori hairless, completamente sigillati e muniti di un dispenser attraverso il quale fuoriesce il prodotto da utilizzare, mentre il resto viene protetto dal contatto ambientale determinando una minore proliferazione batterica, il che consente quindi di utilizzare un conservante in quantità decisamente più basse.

spero di esservi stata utile
mara
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Iscritto il: domenica 23 settembre, 2007 11:58

Messaggio da mara »

articolo di altro consumo sul triclosan
qui
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Mary Kelly
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Iscritto il: sabato 15 novembre, 2008 13:07

Messaggio da Mary Kelly »

Io ho abbandonato il Chilly verde proprio per via del Triclosan. :?
Ammetto che però mi piaceva l'effetto freschezza.
Ho rimediato mettendo una goccia di O.E. Di menta nel detrgente intimo!
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anto79
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Iscritto il: domenica 02 ottobre, 2011 15:29

Messaggio da anto79 »

Ragazze ho bisogno un vostro parere spassionato. Il mio bambino (2 anni) ha iniziato a soffrire di una dermatite per la quale sto provando qualsiasi cosa; una mia collega ha a sua volta una bimba che soffre dello stesso problema e mi ha detto di aver avuto ottimi risultati con una crema consigliatale dalla pediatra. Ho cercato questa crema sul sito della casa produttrice ed ho trovato ed analizzato l'inci. Sarebbe ok, tutti verdi ed un giallo se non fosse per il triclosan... Ricordavo fosse un ingrediente da evitare ma leggendo questo post sono rimasta senza parole... volevo provare ma ora sono bloccata... Voi cosa fareste?
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Luna
Messaggi: 3140
Iscritto il: martedì 22 febbraio, 2011 11:48

Messaggio da Luna »

Nemmeno morta darei il triclosan a un bimbo così piccolo...

Considerando che la dermatite non è data da microrganismi,prova a postare l'inci della crema e vediamo cos'altro c'è così proviamo a farti consigli per un'altra crema simile ;)
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anto79
Messaggi: 250
Iscritto il: domenica 02 ottobre, 2011 15:29

Messaggio da anto79 »

Grazie Luna, appena ho 2 minuti (o forse qualcuno in più) provo a postare l'inci. Comunque si chiama Envicer3 grassa e come principi attivi ha Ceramide 3, Lipidi Essenziali, Colesterolo, Vitamina E, è specifica per il trattamento della dermatite atopica.
In effetti anch'io sono propensa a non usarla e ne ho parlato anche con la mia collega che la usa da un pò spiegandole i miei dubbi legati alla presenza del triclosan; purtroppo è, come la quasi totalità delle persone che frequento, assolutamente ignara dell'effetto di certi componenti e, molto gentilmente mi ha proposto di farmela provare...
elsatar
Messaggi: 1745
Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 13:51

Messaggio da elsatar »

Anto, vai sul topic della dermatite atopica e cerca delle alternative. Anche mia figlia ce l'ha, ma a parte un paio di crisi (per le quali ho dovuto usare cortisone o antistaminici) per il resto la tengo a bada abbastanza bene con prodotti ecobio.

Ciao Elsatar
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anto79
Messaggi: 250
Iscritto il: domenica 02 ottobre, 2011 15:29

Messaggio da anto79 »

Grazie Elsatar, ho dato un'occhiata al topic che mi hai segnalato, c'è molto da leggere e da imparare, mi sarà sicuramente utile. Di sicuro il triclosan lo eviterò.... Grazie ancora :)
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Van3ssa
Messaggi: 31816
Iscritto il: venerdì 14 settembre, 2007 01:21

Messaggio da Van3ssa »

anto79 ha scritto:Di sicuro il triclosan lo eviterò...
Brava! :D
Perchè questo è un ingrediente su cui proprio occorre essere intransigenti!!! :sumo:
Van3ssa

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La Margie
Messaggi: 384
Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 17:02

Messaggio da La Margie »

Pensate che ne han parlato pure su dr. house season 8 episodio 20!!! :lol: :lol: :lol:
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MsSyram
Messaggi: 83
Iscritto il: mercoledì 04 aprile, 2012 00:16

Messaggio da MsSyram »

Certo che si trova proprio di tutto e ovunque :x !!!!!!
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gaf81
Messaggi: 3930
Iscritto il: sabato 22 gennaio, 2011 19:52

Messaggio da gaf81 »

La Margie ha scritto:Pensate che ne han parlato pure su dr. house season 8 episodio 20!!! :lol: :lol: :lol:
davvero??? e cosa dicevano? :mrgreen:
Quando cado nella disperazione ricordo a me stesso che in tutta la storia la verità e l'amore hanno sempre vinto. Ci sono stati tiranni, ci sono stati assassini, e per un po' sembrano invincibili, ma alla fine crollano. Ricordatelo sempre. Ghandi
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La Margie
Messaggi: 384
Iscritto il: mercoledì 11 aprile, 2012 17:02

Messaggio da La Margie »

qui il tasto spoiler non c'è....
non vorrei rovinarvi la puntata...
:oops:
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