Grazie sono molto interessanti!
Normativa test cosmetici su animali
Re: Normativa test cosmetici su animali
- rosengarten
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Re: Normativa test cosmetici su animali
Ho letto un articolo (fonte) secondo il quale l'azienda tedesca Logocos - che comprende le marche Logona, Heliotrop, Sante, Fitne Health Care e NeoBio - ha deciso di non esportare più i suoi prodotti in Cina, per evitare che vengano testati su animali, come è obbligatorio per ogni prodotto cosmetico che viene immesso sul mercato cinese.
Tanto di cappello
, è un'azienda che fattura 50 milioni di euro all'anno e questa decisione comporterà una perdita di una non meglio precisata cifra a due numeri in milioni di euro. Nell'articolo ci si chiede anche se altre aziende di cosmesi naturale seguiranno questo esempio, per ora Lavera e Kneipp hanno risposto negativamente.
Tanto di cappello

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.
Re: Normativa test cosmetici su animali
Non capisco una cippa di tedesco quindi te lo chiedo direttamente rosen
inizieranno a non esportare più già da subito?

- rosengarten
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Re: Normativa test cosmetici su animali
Sì, sembra che abbiano già smesso, l'articolo dice "Weil Logocos sich von kommender Woche an vom chinesischen Markt komplett zurückzieht...", che significa che a partire dalla prossima settimana (l'articolo è del 30 novembre) Logocos si ritirerà completamente dal mercato cinese. 

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.
Re: Normativa test cosmetici su animali
Bene bene



Re: Normativa test cosmetici su animali
ooooh meno male una notizia buona!!! 

La paura degli esseri umani è paura di essere umani.
(Dio Come Stà? - Marta Sui Tubi)

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Re: Normativa test cosmetici su animali
Barbara posso chiederti delle spiegazioni?
Allora, dall'11 Marzo 2013 nessun cosmetico può essere testato sugli animali. Né le materie prime nè, tantomeno, il prodotto finito.
Ora mi chiedo: che senso hanno le certificazioni cruelty free? Non sono uno specchietto per le allodole? Se acquisto un prodotto dall'inci pessimo ma con la certificazione LAV , questa, che senso ha (comunque è vietato dalla legge sperimentare sugli animali no?) Non è una presa in giro? Perchè c'è chi continua a fidarsi e cerca il bollino con il coniglietto?
Illuminami perchè con questa storia delle certificazioni non ne vengo più fuori.
Allora, dall'11 Marzo 2013 nessun cosmetico può essere testato sugli animali. Né le materie prime nè, tantomeno, il prodotto finito.
Ora mi chiedo: che senso hanno le certificazioni cruelty free? Non sono uno specchietto per le allodole? Se acquisto un prodotto dall'inci pessimo ma con la certificazione LAV , questa, che senso ha (comunque è vietato dalla legge sperimentare sugli animali no?) Non è una presa in giro? Perchè c'è chi continua a fidarsi e cerca il bollino con il coniglietto?
Illuminami perchè con questa storia delle certificazioni non ne vengo più fuori.
“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora.”
Re: Normativa test cosmetici su animali
Si sa che io sono abbastanza sulla tua linea, a me pare un controsenso. Tuttavia, le associazioni animaliste eccetera, dicono che:
- chi esporta in Cina e in altri paesi dove i test sono obbligatori è da boicottare anche se i test non li fa direttamente
- le multinazionali continuano a testare quindi i loro prodotti sono in ogni caso da boicottare
Io lascio alla scelta individuale, personalmente però ritengo che sapere esattamente chi esporti cosa e dove, in epoca di globalizzazione, sia arduo. Le certificazioni dunque a questo dovrebbero servire. Di più, non so.
Continuo a pensare che allo stato attuale delle cose la vera problematica sia la sperimentazione su animali da parte delle multinazionali del farmaco, perché quella per i cosmetici è sempre più esigua (grazie al cielo) e numericamente infinitesimale a confronto.
- chi esporta in Cina e in altri paesi dove i test sono obbligatori è da boicottare anche se i test non li fa direttamente
- le multinazionali continuano a testare quindi i loro prodotti sono in ogni caso da boicottare
Io lascio alla scelta individuale, personalmente però ritengo che sapere esattamente chi esporti cosa e dove, in epoca di globalizzazione, sia arduo. Le certificazioni dunque a questo dovrebbero servire. Di più, non so.
Continuo a pensare che allo stato attuale delle cose la vera problematica sia la sperimentazione su animali da parte delle multinazionali del farmaco, perché quella per i cosmetici è sempre più esigua (grazie al cielo) e numericamente infinitesimale a confronto.
Tutto per un'unica meraviglia.