Equilibrio acido/basico

Vuoi dare o ricevere un consiglio su cosa spalmarti? Vuoi discutere su ingredienti particolari, nuovi ritrovati, ecofurbate vere o presunte? Vuoi parlare di certificazioni o discutere/segnalare un articolo/video cartaceo o telematico? Posta qui.

Moderatori: Van3ssa, Vera

Avatar utente
deb-bee
Messaggi: 657
Iscritto il: lunedì 28 dicembre, 2009 13:31

Equilibrio acido/basico

Messaggio da deb-bee »

Ultimamente "va di moda" la teoria alimentare dell'equilibrio acido/basico. Per farla breve, sembrerebbe che un corpo basico funzioni meglio di uno acido. Chi segue questa teoria si misura il pH dalle urine con le cartine al tornasole e si riequilibria seguendo determinati principi alimentari, integrando sostanze tipo sali minerali e non so quant'altro.

Ma arriviamo al dunque. Sempre secondo questa teoria, la pelle é acida soltanto perché l'espulsione di tossine e scorie varie la rende acida. Per facilitare questa espulsione, bisogna renderla basica, usando creme e saponi basici. Tutto questo va in controtendenza con i principi che ho letto in questo forum riguardo alla preparazione di prodotti cosmetici.

Ora, questa cosa dell'equilibrio acido/basico per quanto ne so potrebbe essere soltanto la moda del momento. Voi cosa ne pensate? Ne avete mai sentito parlare? Avete informazioni utili? Parliamone!
Avatar utente
miss.trotinette
Messaggi: 242
Iscritto il: domenica 01 febbraio, 2009 12:56

Messaggio da miss.trotinette »

Guarda, so risponderti in parte per puro caso, perchè nei giorni scorsi ho letto un libro sul metodo Kousmine (un metodo alimentare studiato dalla dotteressa Kousmine negli anni trenta), e tra le altre cose parla proprio di questo equilibrio che ci dovrebbe essere tra alimenti acidi e alimenti basici nell'alimentazione, e di misurazione del ph delle urine... http://www.kousmine.eu/page0/page2/page2.html

Quindi sono nozioni che risalgono agli anni Trenta, almeno, ma non so di fatto se abbiano un fondamento. Non ho le basi per capire (infatti avevo chiesto info nella sezione "cosa mangiamo") se la cosa ha un senso...

Per quanto riguarda la pelle, mi sembra decisamente una teoria che non sta in piedi... :roll:
“Io … io non so proprio dirvi chi sono in questo momento… so soltanto chi ero questa mattina quando mi sono alzata, ma certamente devo essere cambiata diverse volte.” (Alice nel paese delle meraviglie)
Avatar utente
deb-bee
Messaggi: 657
Iscritto il: lunedì 28 dicembre, 2009 13:31

Messaggio da deb-bee »

Grazie miss.trotinette! Mi chiedevo proprio da dove nascesse questa teoria, mi segno il sito, lo consulterò poi con calma.
La teoria sulla pelle in effetti l'avevo letta in un giornaletto mensile che regala una Reformhaus locale, a fianco del quale c'era la pubblicità di una linea di creme e saponi basici... Per la serie: c'é sempre chi se ne approfitta!
Avatar utente
miss.trotinette
Messaggi: 242
Iscritto il: domenica 01 febbraio, 2009 12:56

Messaggio da miss.trotinette »

“Io … io non so proprio dirvi chi sono in questo momento… so soltanto chi ero questa mattina quando mi sono alzata, ma certamente devo essere cambiata diverse volte.” (Alice nel paese delle meraviglie)
Avatar utente
sekhmet
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 05 aprile, 2008 13:32

Messaggio da sekhmet »

Da quel che posso dire io, la pelle è normalmente a ph acido e non per l'espulsione delle tossine, ma perché sulla sua superficie si mescolano gli acidi grassi del sebo e il sudore; il tutto forma un'emulsione a ph acido, e l'acidità da sola è un'importante barriera contro le aggressioni batteriche e fungine.
Per quanto riguarda l'urina il rene può produrre urina acida o basica all'occorrenza perché ha un azione di filtro sul sangue e rimuove i metaboliti producendo un ph urinario che può variare dal 4 al 9.. Se l'organismo ha un eccesso di metaboliti basici (di solito espulsi tramite bicarbonato) l'urina prodotta è più basica, altrimenti sono i metaboliti acidi ad essere espulsi in maggior numero e l'urina diventa acida.
Il tutto è fatto per far sì che il ph del sangue si aggiri su 7,4, e questo ph è mantenuto su questi livelli in maniera strettissima, dato che problemi di acidosi/alcalosi vengono quando il ph varia di pochissimo (il limite superiore per la sopravvivenza è 8, quello inferiore 6,8 )
Forse la teoria ha un qualche fondamento nel senso di mantenere gli introiti di sostanze "acide e basiche" bilanciati in modo da risparmiare un pò di lavoro a reni e polmoni (altro punto importante di regolazione del ph corporeo), comunque non si può variare il ph del corpo, perché per funzionare il corpo ha bisogno di quel ph.
Avatar utente
greeny
Messaggi: 224
Iscritto il: mercoledì 04 novembre, 2009 20:38

Messaggio da greeny »

Provate a vedere quì
http://www.acidosi.it/il_problema_acidosi.asp

non vorrei fare pubblicità al prodotto (lo ha dato il naturopata a mia madre) ma vedo che una sezione spiega bene il problema acidosi, e la cosa di misurare il ph delle urine.
Avatar utente
deb-bee
Messaggi: 657
Iscritto il: lunedì 28 dicembre, 2009 13:31

Messaggio da deb-bee »

@miss.trotinette: no, non sono quelli (vivo in Svizzera, li ho cercati su internet ma non li ho ritrovati, boh...).

@sekhmet: interessante... studi medicina o simili? La tua risposta é molto tecnica ma di facile comprensione! E mi sembra anche più fondata ed attendibile delle tesi che portavano i venditori di crema basica (che blateravano qualcosa a proposito del pH del liquido amniotico...).

Oggigiorno se ne leggono davvero di tutti i colori e ogni giorno sembra nascere una nuova teoria alimentare. Ma alla fine mi sembra che sia sempre valida e fondamentale la regola più facile: mangiare variato, di tutto un po'.
Avatar utente
sekhmet
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 05 aprile, 2008 13:32

Messaggio da sekhmet »

@deb-bee si, studio medicina :P sono quasi al quarto anno :oops:

Queste tesi vanno prese un pò con le molle, e bisogna dubitare di quelle che ti dicono di togliere totalmente un alimento o gruppi di alimenti, perché allora sì che possono creare scompensi che prima non avevi :P
Avatar utente
deb-bee
Messaggi: 657
Iscritto il: lunedì 28 dicembre, 2009 13:31

Messaggio da deb-bee »

@sekhmet: medicina, molto interessante, ma inesorabilmente in contrasto con le cure naturali (fitoterapia, omeopatia, eccetera). Peccato che non si trovino medici che riescano ad unire chimica e natura. Il buon Maurice Messegué per essere riconosciuto a dovuto studiare medicina e ancora non bastava, eppure lui con le sue erbe riusciva a curare dove la medicina tradizionale aveva fallito. Però tu mi dai qualche speranza, se sei qui e studi medicina...
Avatar utente
sekhmet
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 05 aprile, 2008 13:32

Messaggio da sekhmet »

Io delle erbe mi fido molto ;-)
Ovviamente nulla va usato a sproposito, ecco.. Io penso che in certi casi le erbe funzionino molto bene da sole, in altri casi serva ovviamente qualcosa di diverso..o in sinergia.
Se hai un acne puoi usare tutte le medicine del mondo e puoi vedere milioni di dermatologi, magari risolvono anche il tuo problema ma a costo di medicine e preparati di farmacia, e magari non saprai mai quell'acne era data da reazioni allo sles (faccio un esempio).. Invece avresti potuto risolvere stando lontano dallo sles e prendendo un pò di bardana.
Nel caso di altri problemi serve qualcos'altro, per questo serve anche la medicina. Non ho mai voluto vedere tutto bianco o tutto nero nelle cose..
Con la medicina sai come funziona il corpo umano e questo può essere utile nel non prendere abbagli e nel non fare scelte sbagliate su alimentazione e stili di vita.. Infatti esistono tantissime teorie su queste cose, soprattutto su internet, e per valutarle con occhio critico quello che sto studiando mi serve molto :P
Edito e aggiungo.. Hai ragione a dire che questo "mondo" è un pò lontano da quello medico e non viene preso molto in considerazione..diciamo che qualche risultato anche sperimentale è stato ottenuto in varie patologie con la fitoterapia, però tutt'ora mancano i risultati a lungo termine, in parole povere queste ricerche vengono abbandonate senza guardare se poi a distanza di anni i miglioramenti sono rimasti; c'è un pò di sfiducia.. E c'è la questione che certe componenti "verdi" possono creare più allergie di quanto non facciano cose chimiche testate su campioni e campioni..insomma, è un ambito un pò complesso, bisognerebbe valutare per ogni singolo paziente cosa potrebbe essere più efficace..
cabiria979
Messaggi: 1446
Iscritto il: martedì 11 marzo, 2008 12:55

Messaggio da cabiria979 »

Io non sono daccordo sull'idea che la medicina sia in contrasto con le terapie naturali, semmai sono due cose complementarie. Che non siano molti i medici che se ne interessano, può darsi, ma non è colpa della medicina in quanto tale. Conosco più di un caso di medico/a che studia anche naturopatia/fitoterapia/omeopatia, per esempio, e che valuta a seconda dei casi quale terapia applicare (o entrambe). Sinergia, appunto.
E sì, la medicina tradizionale sarà molto restrittiva e rigorosa, ma proprio questa è una base perché funzioni. Sulla medicina naturale invece è ancora tutto da scoprire e valutare, e per esempio, anche solo su Internet (o nelle riviste specializzate) si leggono cose che fanno drizzare i capelli in testa.. per questo trovare un medico (o comunque uno scientifico) che si interessi, studi e filtri le informazioni a me sembra un gran passo in avanti, e moltiplica la mia fiducia
Avatar utente
sekhmet
Messaggi: 462
Iscritto il: sabato 05 aprile, 2008 13:32

Messaggio da sekhmet »

Si, è quello che intendevo dire io..Non so se mi ero espressa bene ieri sera :oops: :P
Avatar utente
deb-bee
Messaggi: 657
Iscritto il: lunedì 28 dicembre, 2009 13:31

Messaggio da deb-bee »

@sekhmet: a me sembra che ti sei espressa bene. Anzi, ti dirò di più, condivido il tuo pensiero, non avrei saputo esprimerlo meglio. La mia disperazione viene dall'impossibilità di reperire un medico che la pensi come te.

@cabiria979: più che altro é la farmaceutica ad essere in contrasto con le terapie naturali, secondo me... non tanto le cure in sé stesse, quanto piuttosto la macchina economica che ci sta dietro, mi spiego? l'idea é: una medicina fatta in laboratorio si può brevettare e farci su un mucchio di soldi, un rimedio naturale... beh, la natura non si può brevettare, devi essere bravo tu in quanto medico a sapere quale raccomandare, piuttosto.

-

Certo che se i dottori si prendessero piu tempo per conoscere davvero i loro pazienti, anche i pazienti si fiderebbero di piu dei loro dottori.
Avatar utente
miss.trotinette
Messaggi: 242
Iscritto il: domenica 01 febbraio, 2009 12:56

Messaggio da miss.trotinette »

per il tema medicina/terapie naturali. Io sto partecipando (come cavia) a una sperimentazione medica in ambito immunologico per la cura della dermatite atopica, nel tentativo di riequilibrare il mio sistema immunitario impazzito attraverso l'uso di particolari ceppi batterici probiotici. Siamo ad altissimi livelli di immunologia clinica, nell'ambito di una ricerca scientifica a cui seguirà una pubblicazione dei risultati. Insomma, questo per dire che ci sono alcuni ambiti della medicina che hanno un occhio ben aperto a una concezione olistica del corpo e alla ricerca di soluzioni più naturali possibili (beh, direi che quando si parla di probiotici, di soluzione naturale si tratta...)
Questo mi consola molto! :D E sono convinta che un futuro medico come sekhmet, attenta a certe tematiche, saprà intercettare queste strade: ripeto, senza uscire dall'ambito della medicina ufficiale!
“Io … io non so proprio dirvi chi sono in questo momento… so soltanto chi ero questa mattina quando mi sono alzata, ma certamente devo essere cambiata diverse volte.” (Alice nel paese delle meraviglie)
Avatar utente
jordan
Messaggi: 3311
Iscritto il: domenica 13 settembre, 2009 20:52

Messaggio da jordan »

Io non ho capito bene su che cosa si basa l’affermazione che “un corpo basico funziona meglio di un corpo acido”. Si intende un corpo, in quanto un elemento qualsiasi, o l’organismo umano? Perché nel secondo caso, mi sembra un’enorme svarione. Come dice Sekhmet, il corpo, per funzionare, ha bisogno di quel pH, di quello e non di un altro, e non lo si può variare. E’ l’intero organismo che lavora perché questo pH venga mantenuto. Se poi mangiare certi alimenti piuttosto che altri in base al loro pH aiuti ad essere più in forma, questo non lo so, ma nemmeno l’alimentazione può variare il pH dell’organismo, che “parte” per così dire, a livello cellulare, finemente regolato dall’azione di pompe che mantengono stabile il pH dell’ambiente all’interno della cellula in base alle variazioni anche minime che si registrano. Tentare di variare questo equilibrio in un senso o nell’altro è sbagliato, a meno che non ci siano patologie, e quindi valori da ripristinare.
Questa è chimica, e secondo il mio modesto parere poco centra con le varie teorie alimentari che si sviluppano di volta in volta.
Inoltre vorrei ricordare quello che succede alla nostra flora batterica vaginale –giusto per fare un esempio banale- quando si verifica una rottura dell’equilibrio dell’ecosistema microbico, proprio per variazioni di pH: le nostre mucose sono “programmate” per mantenere valori di pH tali da inibire la crescita incontrollata di forme microbiche che normalmente colonizzano le nostre mucose. Variazioni del pH fanno dunque sì che si rompa questo equilibrio e che appunto si verifichi un’abnorme proliferazione batterica, il che clinicamente si esprime nelle varie forme di infezioni vaginali.
E’ quello che succede con i conservanti delle nostre cremine: bisogna creare un ambiente tale da non consentire lo sviluppo di forme di vita aliene al loro interno. ;)

Con tutta umiltà sento di poter dire che una cosa è cercare nuove strade, nuovi modi alternativi, sperimentali di curare il corpo, nuove strade alle quali io per prima sono aperta, e che si rendono sempre più necessarie man mano che la medicina tradizionale “fallisce”, come appunto nelle dermatiti che hanno cause “multidisciplinari”, nuove strade per battere le quali sono però indispensabili studi di tipo chimico, medico, biologico, e insomma scientifico; e una cosa è formulare una teoria che pretenda di modificare il nostro organismo dalle basi, senza realmente conoscere queste basi.
Ecco, secondo me il futuro è nella medicina tradizionale che sappia riconoscere i propri limiti, ma solo dopo averli minuziosamente conosciuti ed esplorati, il futuro è nel medico che si renda conto che l’organismo umano è così complesso che a volte è per forza di cose necessario considerarlo nel suo insieme, e non in branche distaccate.
Spero di essermi espressa bene :oops:, le mie sono solo opinioni personali aperte ovviamente al confronto :)
L'essentiel est invisible pour les yeux
Rispondi