Condivido in pieno, ben venga un'evoluzione del mercato, ma chi ha spianato la strada credendoci veramente merita di essere premiato. Anche così voglio esercitare il mio "consumo consapevole".alcisa ha scritto:A me non piace questo modo di operare. Premio le aziende che da sempre si battono per i loro scopi, e non quelle che si accorgono oggi che si possono fare utili investendo in un nuovo business.
Tutti convertiti alla "moda" del bio
Anch'io sono d'accordo nel preferire le aziende magari piccole che lavorano in modo coerente, etico e seriamente eco-bio, però vedo in maniera positiva l'evoluzione delle grandi aziende in senso maggiormente eco-bio.
Che questa sia motivata dal profitto, è logico. Quello che è positivo è che sia considerata una scelta di mercato remunerativa quella di orientarsi verso l'eco-bio, perché significa che il consumo si sta spostando in questa direzione e questo è comunque un bene.
Anche perché poi diventa interesse delle aziende diffondere questo tipo di scelta di consumo anche tra chi non la mettesse ancora in pratica.
E nel far questo, non credo che questi marchi potranno tirare alla propria parte la nicchia di consumatori eco-bio diciamo "duri e puri"...anzi!
Che questa sia motivata dal profitto, è logico. Quello che è positivo è che sia considerata una scelta di mercato remunerativa quella di orientarsi verso l'eco-bio, perché significa che il consumo si sta spostando in questa direzione e questo è comunque un bene.
Anche perché poi diventa interesse delle aziende diffondere questo tipo di scelta di consumo anche tra chi non la mettesse ancora in pratica.
E nel far questo, non credo che questi marchi potranno tirare alla propria parte la nicchia di consumatori eco-bio diciamo "duri e puri"...anzi!
Ever unfolding, ever expanding, ever adventurous and torturous, and never done