Su un volo domestico, un giorno che avevo fame, ho accettato lo snack salato proposto.
E' una bustina contenente 24 grammi di "Tarallini tipici di Putignano" con Rosmarino.
Ingredienti: farina di grano tenero tipo 00, olio di oliva, vino bianco, sale, rosmarino 1,7%, aromi.
Ora mi chiedo: ma con quanto costa il biglietto aereo, il carburante, la manutenzione ecc. ecc. ma si può risparmiare su 24 grammi di tarallini?!! L'olio extravergine avrebbe inciso troppo sui costi? E gli "aromi" (quindi anche artificiali) non serviranno a nascondere la scarsa qualità del resto?
Sul sito dell'azienda produttrice trovo"...produce i taralli secondo la antica e tradizionale ricetta tramandatale dalla nonna.". Bah! 'Sta storia che è tutto dolcezza, bontà, tradizione, natura e 'di una volta' è sempre più nauseante!
La spilorceria o la scarsa attenzione nella scelta dei prodotti non mi sembra un buon modo di segnalare qualità per una compagnia aerea...
Mi ricordo che una volta a Putignano entrai in un forno e comprai dei taralli buonissimi: solo farina, olio extravergine, vino e sale. Loro sì che ricordavano bene il messaggio della nonna...
Questioni di etichetta: i tarallini 'tipici' di Putignano
- Alessandro
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Re: Questioni di etichetta: i tarallini 'tipici' di Putignan
Il punto è che tanto solo l'1% (forse) dei passeggeri ci farebbe casoAlessandro ha scritto:La spilorceria o la scarsa attenzione nella scelta dei prodotti non mi sembra un buon modo di segnalare qualità per una compagnia aerea...

cmq è già qualcosa che non ci sia un generico olio vegetale.
