supermercato cibi biologici super caro!

L'angolo del consumatore consapevole. Decrescita, consumo critico, boicottaggio, alimentazione, autoproduzione: tutto ciò che non riguarda la cosmesi e i detersivi!

Moderatori: Van3ssa, Vera

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vivianjones
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Messaggio da vivianjones »

Questa cosa dei gas mi piace, ci penserò su! :D

Rael - Ma non facevano prima a fare una carta valida per tutti i NaturaSì d'Italia?? Bah... :| Grazie comunque, tanto il negozio al Foro Italico resterà per me quello più raggiungibile.
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RaelDelMare
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Messaggio da RaelDelMare »

mara ha scritto:forse non era chiaro.
ah... io conosco gente che fa parte dei gas e comprano sempre vagonate di cose... per cui pensavo che fosse una *regola* :roll:
Poi vedo che hanno una cadenza settimanale e io non posso permettermi acquisti così vicini anche questa è una cosa variabile?
vivianjones ha scritto:Rael - Ma non facevano prima a fare una carta valida per tutti i NaturaSì d'Italia?? Bah... :| Grazie comunque, tanto il negozio al Foro Italico resterà per me quello più raggiungibile.
Lo penso anch'io, ma il fatto è che sono in franchising e quindi ognuno ha giurisdizione autonoma.
Infatti mi sono stupita che invece a Milano me la passano, purchè appunto, sia di un altro naturasi di Milano.
Se vai ad un solo naturasi non hai problemi. :)
Ultima modifica di RaelDelMare il giovedì 31 gennaio, 2008 20:36, modificato 1 volta in totale.
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Serese
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Messaggio da Serese »

RaelDelMare ha scritto:Infatti mi sono stupita che invece a Milano me la passano, purchè appunto, sia di un altro naturasi di Milano.
magari il franchisee è lo stesso per i vari naturasì di Milano? o forse dico una cacchiata?? :oops:
...pensa globale agisci locale...
e
mantieni questo forum un luogo civile!
baciuck
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Messaggio da baciuck »

Che in alcuni luoghi comprare bio è veramente caro è fuor di dubbio.
Purtroppo coltivare (realmente) la terra secondo i dettami biologici o meglio ancora biodinamici ha costi di partenza molto diversi, vuoi per l'altissimo costo dei prodotti impiegati per contrastare i parassiti e favorire la giusta crescita, vuoi per gli alti costi di gestione che le piccole realtà hanno (un conto è coltivare su migliaia di km con pesticidi, diserbanti e fertilizzanti e macchinari che aiutano moltissimo, un conto è praticare l'agricoltura biologica). E vuoi anche che le certificazioni bio costano mica poco.
Va da sè che già al primo passaggio, dal produttore al compratore, il prodotto bio costa tanto *.
Se ci mettiamo uno o due passaggi intermedi, e i consueti ricarichi che devono prevedere lo stipendio di diverse persone e strutture (trasportatori, mezzi di trasporto, magazzinieri, magazzini e impianti di conservazione, negozianti e commessi, negozio e attrezzature), capiamo bene come il prezzo finale del prodotto biologico possa arrivare a livelli improponibili.
Per evitare questo, l'unica cosa da fare dove possibile è comprare dal produttore, rivolgersi a un gas, o visitare i tanti siti che offrono un servizio di consegna a domicilio (per esempio, a Roma c'è www.inbottega.it)
Però c'è un'altra considerazione secondo me della quale dobbiamo tener conto, e qui torniamo all'asterisco *

-Compriamo nei discount, a prezzi più bassi del costo di produzione del prodotto. Come pensate che possa essere possibile? La GDO esercita delle pressioni enormi nei confronti dei coltivatori, e li obbliga a vendere in perdita e pagare le conseguenze di eccedenze di scorta.
Faccio un esempio:
In pratica, mentre noi paghiamo la verdura a 90 cents il kg (prezzo che comprende le tante spese intermedie), il coltivatore che ha ricevuto 10 cents per quel chilo sostiene 25 cent/kg di spese per produrre quella verdura; il che significa che presto o tardi quel coltivatore chiuderà per debiti o ricorrerà a lavoro nero o qualsiasi mezzo per abbassare i costi.
- Non diamo più il giusto valore al cibo che mangiamo: pretendiamo di spendere il meno possibile, magari 40 euro a settimana, per poi usare 25 euro di ricarica del cellulare, comprare un dvd a 20 euro o fare colazione tutte le mattine spendendo almeno due euro.
Secondo me è giusto che il cibo abbia il suo giusto prezzo, potrebbe essere un modo per ridare valore alla componente fondamentale della nostra vita, l'alimentazione.
Io trovo giusto spendere 4 euro per un kg di pomodori di STAGIONE, perchè so che con quei soldi il coltivatore riesce a mantenere se stesso e altre famiglie, e riesce a produrre senza pressioni della GDO e in maniera meno tossica possibile per noi e per il pianeta.
Non trovo giusto ovviamente pagare 6 euro per i pomodori stessi, sempre che non tenti di comprarli in questa stagione dacchè, essendo coltivati in serra, hanno costi più elevati.


Finisco il discorso perchè sennò scrivo un libro
:P
airyeel
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Iscritto il: giovedì 03 gennaio, 2008 14:42

Messaggio da airyeel »

utente disattivato ha scritto:La frutta del supermercato è piatta e anche la verdura ha un sapore piatto...e trovo così anche la verdura BIO. Piatta di sapore. Per questo non mi convince del tutto la verdura bio..
Magari dico una cavolata, ma può essere perché frutta e verdura perdono il sapore alla svelta, una volta colte. Almeno per i pomodori è così. Un pomodoro appena colto è profumatissimo e pieno di gusto, dopo qualche giorno già sa di poco... :oops:
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RaelDelMare
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Messaggio da RaelDelMare »

Serese ha scritto:magari il franchisee è lo stesso per i vari naturasì di Milano? o forse dico una cacchiata?? :oops:
A questo punto penso di si. Perchè a Milano me la passano, mentre a Roma no, passano la loro e via. (tanto non credo riuscirò mai raggiungere chissà quanti punti!)


Riguardo la verdura nei supermecati. Secondo me perdono sapore perchè stanno in frigorifero, perdono proprio la freschezza.
La verdura fresca è tutta un'altra cosa. Io vado al super (per forza di cose) e a volte mi capita la verdura appena scaricata, è davvero di un altro pianeta e dura molto di più in frigo, rispetto a quella un po' più vecchiotta.
La verdura più fresca la trovo al Todis e al Conad.
C'è stato un periodo in cui la compravano in un altro supermecarto costava pochissimo ma faceva schifo!
Così alla fine, dopo un po' di resistenza ho convinto mia mamma a cambiare, per noi e per i miei piccoli animali erbivori!

E' giusto dare il giusto prezzo al cibo, ma io non posso permettermi di spendere 5 euro per un chilo di pomodori, proprio non posso.
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Vecchia Zia
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Iscritto il: giovedì 04 ottobre, 2007 14:09

Messaggio da Vecchia Zia »

Il post di baciuck mi fa riflettere. Come lei, do il giusto valore al cibo e preferisco risparmiare in altre cose.
Non sono mai andata al discount perchè credevo vendesse roba scadente (insomma, perchè dovrebbe far pagare pochissimo quello che altrove costa tanto?? per solidarietà??) ma quello che lei ha scritto è molto peggio. E, dato che "voglio sapere" questa davvero me la imparo a memoria.
Inoltre mi suscita una riflessione: risparmiare troppo alla fine è un male. Se compriamo al discount la verdura, facciamo fallire il coltivatore. Se il coltivatore fallisce, non ha più soldi per comprarsi quello che gli serve. Se tanti coltivatori falliscono e comprano meno, le aziende che producono quello che i coltivatori compravano prima ci perdono. E magari licenziano. E chi viene licenziato non ha più soldi per comprare quello che gli serve. E le aziende che.... etc etc.
Secondo me il consumo consapevole è anche far andare i soldi nelle tasche giuste: non foraggiare le multinazionali che spendono quei soldi in sponsor e pubblicità (perchè gli avanzano) ma dar da mangiare a quelle piccole aziende oneste che fanno campare le famiglie dei loro dipendenti con il guadagno.

Divinity: ma a che bio vai?? Dove vado io la verdura non è in frigo e ogni cosa ha il suo sapore (non sapete che gioia è stata, all'inizio della mia nuova bio vita, riscoprire il sapore delle carote...). Le cipolle sono così aromatiche che appestano casa e il frigo e ne dobbiamo usare pochissime...
Io resto della mia bio idea. E se i soldi non mi basteranno (palle, al massimo spendiamo 70 euro in settimana in due e mia mamma spende il doppio alla coop) smetterò di comprare vestiti (sperando di non cambiare taglia) ;)
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vivianjones
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Messaggio da vivianjones »

utente disattivato ha scritto: Quando la mamma aveva l'orticello fatto nelle cassette della frutta sul balcone
E' un'idea che sto contemplando da tempo :roll:
Ma tua mamma comprava le piantine e le travasava, o piantava i semi?
Perchè ogni tanto mi saltava il ticchio di comprare i semi della Blumen per piantarli, ma non è mai cresciuto niente :x
Solo le fragole venivano, ma prendevo le piantine in vivaio.

Mia madre compra frutta e verdura solo da Pietro. E se non è quella di Pietro, lo capiamo subito :roll:
baciuck
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Messaggio da baciuck »

RaelDelMare ha scritto: E' giusto dare il giusto prezzo al cibo, ma io non posso permettermi di spendere 5 euro per un chilo di pomodori, proprio non posso.
Rael, quando vuoi ti porto un sabato in un'azienda agricola bio.
Vecchia zia, sapessi come ci sono rimasta a leggere certe cose :shock:
Ti consiglio di leggere Non c'è sull'etichetta, di F. Lawrence; parl della realtà inglse ma si applica benissimo a quella italiana.
remedios
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Iscritto il: mercoledì 09 gennaio, 2008 14:38

Messaggio da remedios »

Il discorso è lungo... Noi abbiamo un filo diretto con una signora che ci dà un po' di cose del suo orto... Poi altre (tutte le spezie, le zucchine, le albicocche, le fragole, i limoni...) le abbiamo piantate noi, avevamo anche i pomodorini ma a farli crescere si stava tanto e negli ultimi anni rendevano pochissimo. Penso che le più soddisfacenti siano le albicocche, mai mangiate così nettarine in tutta la mia vita! Tant'è che l'albero è nel giardino del condominio e io facevo dei raid in orari tattici (tipo ora di pranzo, quando tutti mangiano) per farmene una scorpacciata :lol:
Per il resto è una tragedia e qui al nord è ancora peggio... Ogni volta che vado al sud ritorno indietro carica di ortaggi, perché sono mediamente di qualità migliore e costano la metà.
MOONCUP...taratatatà I'm lovin it!

Hip hop is bigger than religion!
mara
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Messaggio da mara »

RaelDelMare ha scritto: ah... io conosco gente che fa parte dei gas e comprano sempre vagonate di cose... per cui pensavo che fosse una *regola* :roll:
Poi vedo che hanno una cadenza settimanale e io non posso permettermi acquisti così vicini anche questa è una cosa variabile?
chiariamo anche questo. il fatto che ci sia una scadenza non vuol dire che devi comprare ogni volta! ci mancherebbe. meglio fare le scadenze ravvicinate per le grandi famiglie che magari hanno bisogno di maggiori quantità, ma te puoi comprare quando vuoi anche una volta l'anno :)
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madleine
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Iscritto il: domenica 02 settembre, 2007 13:59

Messaggio da madleine »

mara, questa cosa dei gas mi interessa tantissimo.
Puoi consigliarmi dei riferimenti seri per avere un contatto con qualcuno della mia zona? Sono della provincia di Torino...

grazie :)
baciuck
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Messaggio da baciuck »

Su www.retegas.org trovate tutto quello che riguarda i Gas d'Italia.
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RaelDelMare
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Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 12:42

Messaggio da RaelDelMare »

La roba dei discount non è scadente, anzi io a volte la trovo persino migliore di quella che compro di marca al Gs o altrove.
L'unica cosa è che viene da fuori, dalla Germania magari, ma questo succede anche con il tè o la cioccolato o lo zucchero di canna che compro nel negozietto equo e solidale :roll:

@baciuck: ci vengo con piacere :)

@mara: grazie per la spiegazione :)
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RaelDelMare
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Messaggio da RaelDelMare »

utente disattivato ha scritto:Quotissimo, anche io compro SPESSISSIMO al discount, soprattutto per quanto riguarda oli di semi, scatolame, pasta, riso..sott'oli, farina, zucchero..latticini...e dolciumi pataccosi :)
Ecco :D anch'io!
Io anche i cereali della Cereal Vit bio... 'bbbbbboniiiiii!
E' che al discount con 20 euro ci compri qualcosa da mangiare in settimana..altrove, con 20 euro ti attacchi al tram!
Già :(
Dio, come sembrano lontani i tempi in cui con 50mila lire in tasca ti sentivi "ricco", potevi far la spesa e ti davano anche il resto!
Io mi sentivo ricca anche con 10 mila lire, ora con 5 euro *soli* non ci esco proprio e anche con 10, ho paura che non mi bastino...
Dalila
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