Finocchio cancerogeno ( allarmismo?)
Finocchio cancerogeno ( allarmismo?)
Non se n'è ancora parlato qui, ma sul web da qualche settimana girano articoli allarmistici riguardo un componente del finocchio, l'estragolo, che risulta essere cancerogeno;
ne posto un esempio:
http://www.europass.parma.it/page.asp?I ... &ID=389828
Tisane al finocchio scatta l'allarme rosso
QUESTI INFUSI CONTENGONO ESTRAGOLO, UN POTENZIALE CANCEROGENO. PIÙ ESPOSTI I BIMBI.
Pazzi per le tisane e gli infusi al finocchio? Meglio non abusarne, perché potrebbero causare gravi rischi per la salute. A decretare la pericolosità di questi preparati è l' Inran , l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, che in uno studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista "Food and chemical toxicology", mette tutti in guardia sul potenziale cancerogeno dell'estragolo, la sostanza naturale presente nei semi di finocchio e, di conseguenza, nelle tisane e nei tè a base di questo ingrediente. Particolarmente esposti al rischio sono i bambini al di sotto dei 4 anni , che dovrebbero farne uso solo su precisa indicazione del pediatra, e le donne in gravidanza o in allattamento. Proprio questi soggetti sarebbero infatti i principali consumatori del pericoloso ingrediente, molto utilizzato non solo come digestivo per grandi e piccoli, ma soprattutto come rimedio naturale per le coliche dei neonati e per favorire la produzione del latte nelle mamme durante l'allattamento. "Sulla base di recenti ricerche, abbiamo condotto il nostro studio", ci spiega il professor Antonio Raffo , ricercatore Inran e autore della ricerca, "e per la prima volta siamo stati in grado di ottenere stime precise dell'esposizione all' estragolo associata al consumo di tisane al finocchio, laddove invece la letteratura scientifica era carente e imprecisa". Nella prima fase dello studio sono state individuate le 3 tipologie di prodotti in commercio per la preparazione di tisane al finocchio: bustine da tè, tisane solubili istantanee e semi sfusi. Per quanto riguarda le prime due tipologie sono stati raccolti i prodotti più diffusi sul mercato nazionale, 9 per le bustine da tè e 7 per le tisane istantanee, mentre il campione relativo ai semi sfusi, è stato acquistato in sei differenti erboristerie di Roma. Ogni tisana è stata poi preparata con 100 ml di acqua bollente, con un tempo standard di infusione di sette minuti sia per le bustine da tè che per i semi sfusi. Per i preparati solubili invece, sono state seguite le istruzioni riportate in etichetta. I livelli di estragolo rilevati dalle analisi confermano che l' esposizione a questa sostanza è troppo elevata perché il consumo di tisane possa essere considerato sicuro, per lo meno nel caso dei neonati. "Per avere un rischio basso - aggiunte il professor Raffo - l'esposizione dovrebbe essere 10mila volte inferiore alla soglia di cancerogenicità misurata negli animali di laboratorio. Al contrario, nel caso di un neonato che consumi 100 ml (un piccolo biberon ) di tisana di finocchio al giorno, abbiamo riscontrato un margine molto più basso, nell'ordine di alcune centinaia di volte". Risultati che confermano e giustificano l'approccio precauzionale dettato precedentemente dall' Efsa e dall'Emea. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), infatti, già nel 2001 aveva riconosciuto l'estragolo come sostanza cancerogena e genotossica , tanto da bandirne l'aggiunta come aromatizzante negli alimenti trasformati. Sulla base di queste prime indicazioni, nel 2008, l'Emea, l'Agenzia europea per i medicinali, aveva dato il suo parere, raccomandando un uso oculato, e sotto indicazione medica, degli estratti di finocchio per i bambini sotto i 4 anni di età, per le donne in allattamento e quelle in gravidanza, denunciando anche l' inadeguatezza delle informazioni sugli effetti nocivi dell'estragolo. Ma quali i sono i rischi ai quali si va incontro? Risponde Raffo: "Negli animali da laboratorio, esposti a dosi significativamente più alte rispetto a quelle utilizzate negli umani, è accertato l'insorgere di tumori al fegato . La concentrazione di estragolo in 100 ml di acqua, la dose quotidiana per un biberon, comunque non può dirsi innocua e anche provando a diluire gli infusi in 200 ml di acqua, raddoppiando quindi il volume, il risultato non cambia: la quantità della sostanza ingerita è la stessa e il rischio non diminuisce". Bocciate senza appello anche dal dottor Giuseppe Mele , presidente della Fimp , Federazione italiana medici pediatri: "L'autorevole parere dell'Efsa è una conferma ulteriore al fatto che le tisane, al finocchio o a base di altri ingredienti naturali, sono nocive , soprattutto nei bambini nei primi anni di età". E aggiunge: "Nel caso specifico dei preparati a base di estragolo, la bibliografia è ancora "giovane" e non indica con esattezza le dosi di questa sostanza che possono essere somministrate senza rischi per la salute". Tuttavia, i rimedi per le coliche dei neonati, o per saziare la fame o il pianto. sono sempre da ricercare altrove e non nei preparati "che conclude Mele - inibiscono il senso di sazietà e influiscono negativamente su un organismo in formazione come quello dei neonati".
Io, che sono un'aspirante erborista, diffido da queste notizie date così, senza un'evidenza scientifica (anche se sembrerebbe esserci); che il finocchio non dev'essere somministrato a bambini al di sotto dei 4 anni e donne in gravidanza lo si sapeva già da anni, ma più che altro per i pochi dati scientifici in letteratura; ma questo come quasi tutte le piante, sono davvero poche quelle ritenute sicure in gravidanza.
Il problema è un altro: si passa dall'estragolo cancerogeno (un solo componente del fitocomplesso finocchio) al finocchio cancerogeno! Senza sapere nemmeno se e come questo componente viene metabolizzato dal nostro organismo
ecco un articolo che aiuta a chiarire la questione, uscito oggi, che io ho trovato molto utile
http://www3.lastampa.it/benessere/sezio ... tp/387281/
Le tisane di finocchio sono cancerogene… o no?
Secondo l'esperto la tisana di finocchio e altre tisane, accusate di essere cancerogene in realtà non lo sono. Fare chiarezza è d'obbligo.
Gli scienziati esperti in fitoterapici ed erbe rispondono al quesito sollevato da alcuni media
Alcuni giorni fa si è sentito parlare della cancerogenità del finocchio. O per meglio dire, di alcuni composti che sarebbero contenuti nei semi di finocchio utilizzati tradizionalmente come infusi digestivi o per aumentare la montata lattea. Molta gente, spaventata, ha scelto di evitare l’utilizzo di questo tipo di rimedi naturali. Ma l’informazione che è arrivata alle nostre orecchie, anche per mezzo di programmi televisivi come “Occhio alla Spesa”, è reale? Probabilmente non del tutto.
La teoria della tisana al finocchio “cancerogena”, si baserebbe sul fatto che questa contiene estragolo. Se è pur vero che l’estragolo può essere considerato un cancerogeno è anche vero che, il finocchio, come tutte le piante, contiene anche altri composti, tra questi molti anti-cancerogeni.
Inoltre, l’estragolo è contenuto in molte altre piante come il basilico: questo significa che anche il pesto alla genovese sarebbe responsabile di tumori?!
«Sarebbe, perché questo nell'uomo non è mai stato dimostrato. Non solo, ma ora sappiamo anche perché non è vero: gli studiosi hanno fin ora dimenticato che nessuno si somministra l'estragolo in vena o nel peritoneo, cosa che provocherebbe certamente dei grossi guai! La ricerca invece ha recentemente dimostrato che il basilico che mangiamo in realtà contiene la nevadensina, una sostanza che impedisce l'attivazione dell'estragolo. Non solo: contiene anche sostanze ad attività anticancerogena. Quindi quale rischio? Le tisana a base di finocchio invece, per le quali pure non è mai stato dimostrato alcun rischio, contiene antiossidanti e anticancerogeni (anetolo e flavonoidi) 100 volte più dell'estragolo, che peraltro viene metabolizzato in percentuali infinitesimali», spiega il dottor Fabio Firenzuoli, Direttore del Centro di Medicina Naturale dell’Ospedale S. Giuseppe di Empoli.
Questo significa che è inutile creare allarmismi dichiarando solo una piccola parte della verità. Spesso gli scienziati scindono i principi attivi cercando di capire l’attività di una pianta. Ma la pianta non è un’unica sostanza, è una sapiente miscela di composti utili al nostro organismo. E non è il principio attivo in sé a curarci, bensì questa miscela, impossibile da replicare a livello sintetico.
Prendiamo d’esempio uno dei farmaci più utilizzati: l’Aspirina. Questo farmaco fu realizzato partendo inizialmente dall’acido spireico (acido salicilico) della Spirea Ulmaria. L’Aspirina, infatti deriva da A (riferendosi al gruppo Acetil) e “spir”, da Spirea. Tuttavia, nonostante l’Ulmaria ancora oggi sia utilizzata come antinfiammatorio, non arreca danni allo stomaco – anzi lo protegge – al contrario dell’Aspirina in farmaco. Vi siete mai chiesti come sia possibile che ciò accada visto che il principio attivo è lo stesso? Semplice: perché la Spirea Ulmaria contiene anche molte sostanze che proteggono lo stomaco.
È impossibile giudicare un rimedio naturale valutando solo alcuni elementi in esso contenuti. Le piante, lo ripetiamo, sono una miscela equilibrata e perfetta di sostanze benefiche.
Non sono come i farmaci di sintesi e, nonostante “naturale” non sia sinonimo di sicuro o innocuo, non si può certo dire che i primi siano molto più sicuri. Basta leggere un qualsiasi foglietto illustrativo, anche di un banale farmaco da banco, per rendersi conto che l’elenco degli effetti collaterali possibili è di gran lunga superiore agli effetti benefici che – dovrebbe – apportare.
Tornando al finocchio e al basilico, possiamo quindi affermare che questi sono «due esempi clamorosi di come la natura ci offra già, su un piatto d'argento, alcune potenti sinergie d'azione anticancro. Altri esempi di sinergie sono poi creabili ad arte dal medico quando somministri sostanze naturali durante la chemioterapia per ridurne certi effetti collaterali o, al contrario, per migliorarne l'azione, come ad esempio la curcumina, il resveratrolo, le catechine del tè verde o i polisaccaridi di molte piante», conclude Firenzuoli.
Insomma, niente paura e niente allarmismo. Prima di parlare bisogna sapere bene cosa si sta dicendo, e prima di cambiare idea su un determinato argomento forse è meglio informarsi da chi la natura la conosce davvero.
[lm&sdp]
Delle naturali sinergie anticancro, il dott. Fabio Firenzuoli è stato invitato a parlare alla prima Conferenza Internazionale sulla Oncologia Integrata che si terrà ad Amsterdam l' 11 e 12 marzo 2011, promosso e organizzato dalla dottoressa Barrie Cassileth, Direttore del dipartimento di Medicina Integrativa del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center diNew York
spero che possa risultare interessante anche per voi!
ne posto un esempio:
http://www.europass.parma.it/page.asp?I ... &ID=389828
Tisane al finocchio scatta l'allarme rosso
QUESTI INFUSI CONTENGONO ESTRAGOLO, UN POTENZIALE CANCEROGENO. PIÙ ESPOSTI I BIMBI.
Pazzi per le tisane e gli infusi al finocchio? Meglio non abusarne, perché potrebbero causare gravi rischi per la salute. A decretare la pericolosità di questi preparati è l' Inran , l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, che in uno studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista "Food and chemical toxicology", mette tutti in guardia sul potenziale cancerogeno dell'estragolo, la sostanza naturale presente nei semi di finocchio e, di conseguenza, nelle tisane e nei tè a base di questo ingrediente. Particolarmente esposti al rischio sono i bambini al di sotto dei 4 anni , che dovrebbero farne uso solo su precisa indicazione del pediatra, e le donne in gravidanza o in allattamento. Proprio questi soggetti sarebbero infatti i principali consumatori del pericoloso ingrediente, molto utilizzato non solo come digestivo per grandi e piccoli, ma soprattutto come rimedio naturale per le coliche dei neonati e per favorire la produzione del latte nelle mamme durante l'allattamento. "Sulla base di recenti ricerche, abbiamo condotto il nostro studio", ci spiega il professor Antonio Raffo , ricercatore Inran e autore della ricerca, "e per la prima volta siamo stati in grado di ottenere stime precise dell'esposizione all' estragolo associata al consumo di tisane al finocchio, laddove invece la letteratura scientifica era carente e imprecisa". Nella prima fase dello studio sono state individuate le 3 tipologie di prodotti in commercio per la preparazione di tisane al finocchio: bustine da tè, tisane solubili istantanee e semi sfusi. Per quanto riguarda le prime due tipologie sono stati raccolti i prodotti più diffusi sul mercato nazionale, 9 per le bustine da tè e 7 per le tisane istantanee, mentre il campione relativo ai semi sfusi, è stato acquistato in sei differenti erboristerie di Roma. Ogni tisana è stata poi preparata con 100 ml di acqua bollente, con un tempo standard di infusione di sette minuti sia per le bustine da tè che per i semi sfusi. Per i preparati solubili invece, sono state seguite le istruzioni riportate in etichetta. I livelli di estragolo rilevati dalle analisi confermano che l' esposizione a questa sostanza è troppo elevata perché il consumo di tisane possa essere considerato sicuro, per lo meno nel caso dei neonati. "Per avere un rischio basso - aggiunte il professor Raffo - l'esposizione dovrebbe essere 10mila volte inferiore alla soglia di cancerogenicità misurata negli animali di laboratorio. Al contrario, nel caso di un neonato che consumi 100 ml (un piccolo biberon ) di tisana di finocchio al giorno, abbiamo riscontrato un margine molto più basso, nell'ordine di alcune centinaia di volte". Risultati che confermano e giustificano l'approccio precauzionale dettato precedentemente dall' Efsa e dall'Emea. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), infatti, già nel 2001 aveva riconosciuto l'estragolo come sostanza cancerogena e genotossica , tanto da bandirne l'aggiunta come aromatizzante negli alimenti trasformati. Sulla base di queste prime indicazioni, nel 2008, l'Emea, l'Agenzia europea per i medicinali, aveva dato il suo parere, raccomandando un uso oculato, e sotto indicazione medica, degli estratti di finocchio per i bambini sotto i 4 anni di età, per le donne in allattamento e quelle in gravidanza, denunciando anche l' inadeguatezza delle informazioni sugli effetti nocivi dell'estragolo. Ma quali i sono i rischi ai quali si va incontro? Risponde Raffo: "Negli animali da laboratorio, esposti a dosi significativamente più alte rispetto a quelle utilizzate negli umani, è accertato l'insorgere di tumori al fegato . La concentrazione di estragolo in 100 ml di acqua, la dose quotidiana per un biberon, comunque non può dirsi innocua e anche provando a diluire gli infusi in 200 ml di acqua, raddoppiando quindi il volume, il risultato non cambia: la quantità della sostanza ingerita è la stessa e il rischio non diminuisce". Bocciate senza appello anche dal dottor Giuseppe Mele , presidente della Fimp , Federazione italiana medici pediatri: "L'autorevole parere dell'Efsa è una conferma ulteriore al fatto che le tisane, al finocchio o a base di altri ingredienti naturali, sono nocive , soprattutto nei bambini nei primi anni di età". E aggiunge: "Nel caso specifico dei preparati a base di estragolo, la bibliografia è ancora "giovane" e non indica con esattezza le dosi di questa sostanza che possono essere somministrate senza rischi per la salute". Tuttavia, i rimedi per le coliche dei neonati, o per saziare la fame o il pianto. sono sempre da ricercare altrove e non nei preparati "che conclude Mele - inibiscono il senso di sazietà e influiscono negativamente su un organismo in formazione come quello dei neonati".
Io, che sono un'aspirante erborista, diffido da queste notizie date così, senza un'evidenza scientifica (anche se sembrerebbe esserci); che il finocchio non dev'essere somministrato a bambini al di sotto dei 4 anni e donne in gravidanza lo si sapeva già da anni, ma più che altro per i pochi dati scientifici in letteratura; ma questo come quasi tutte le piante, sono davvero poche quelle ritenute sicure in gravidanza.
Il problema è un altro: si passa dall'estragolo cancerogeno (un solo componente del fitocomplesso finocchio) al finocchio cancerogeno! Senza sapere nemmeno se e come questo componente viene metabolizzato dal nostro organismo
ecco un articolo che aiuta a chiarire la questione, uscito oggi, che io ho trovato molto utile
http://www3.lastampa.it/benessere/sezio ... tp/387281/
Le tisane di finocchio sono cancerogene… o no?
Secondo l'esperto la tisana di finocchio e altre tisane, accusate di essere cancerogene in realtà non lo sono. Fare chiarezza è d'obbligo.
Gli scienziati esperti in fitoterapici ed erbe rispondono al quesito sollevato da alcuni media
Alcuni giorni fa si è sentito parlare della cancerogenità del finocchio. O per meglio dire, di alcuni composti che sarebbero contenuti nei semi di finocchio utilizzati tradizionalmente come infusi digestivi o per aumentare la montata lattea. Molta gente, spaventata, ha scelto di evitare l’utilizzo di questo tipo di rimedi naturali. Ma l’informazione che è arrivata alle nostre orecchie, anche per mezzo di programmi televisivi come “Occhio alla Spesa”, è reale? Probabilmente non del tutto.
La teoria della tisana al finocchio “cancerogena”, si baserebbe sul fatto che questa contiene estragolo. Se è pur vero che l’estragolo può essere considerato un cancerogeno è anche vero che, il finocchio, come tutte le piante, contiene anche altri composti, tra questi molti anti-cancerogeni.
Inoltre, l’estragolo è contenuto in molte altre piante come il basilico: questo significa che anche il pesto alla genovese sarebbe responsabile di tumori?!
«Sarebbe, perché questo nell'uomo non è mai stato dimostrato. Non solo, ma ora sappiamo anche perché non è vero: gli studiosi hanno fin ora dimenticato che nessuno si somministra l'estragolo in vena o nel peritoneo, cosa che provocherebbe certamente dei grossi guai! La ricerca invece ha recentemente dimostrato che il basilico che mangiamo in realtà contiene la nevadensina, una sostanza che impedisce l'attivazione dell'estragolo. Non solo: contiene anche sostanze ad attività anticancerogena. Quindi quale rischio? Le tisana a base di finocchio invece, per le quali pure non è mai stato dimostrato alcun rischio, contiene antiossidanti e anticancerogeni (anetolo e flavonoidi) 100 volte più dell'estragolo, che peraltro viene metabolizzato in percentuali infinitesimali», spiega il dottor Fabio Firenzuoli, Direttore del Centro di Medicina Naturale dell’Ospedale S. Giuseppe di Empoli.
Questo significa che è inutile creare allarmismi dichiarando solo una piccola parte della verità. Spesso gli scienziati scindono i principi attivi cercando di capire l’attività di una pianta. Ma la pianta non è un’unica sostanza, è una sapiente miscela di composti utili al nostro organismo. E non è il principio attivo in sé a curarci, bensì questa miscela, impossibile da replicare a livello sintetico.
Prendiamo d’esempio uno dei farmaci più utilizzati: l’Aspirina. Questo farmaco fu realizzato partendo inizialmente dall’acido spireico (acido salicilico) della Spirea Ulmaria. L’Aspirina, infatti deriva da A (riferendosi al gruppo Acetil) e “spir”, da Spirea. Tuttavia, nonostante l’Ulmaria ancora oggi sia utilizzata come antinfiammatorio, non arreca danni allo stomaco – anzi lo protegge – al contrario dell’Aspirina in farmaco. Vi siete mai chiesti come sia possibile che ciò accada visto che il principio attivo è lo stesso? Semplice: perché la Spirea Ulmaria contiene anche molte sostanze che proteggono lo stomaco.
È impossibile giudicare un rimedio naturale valutando solo alcuni elementi in esso contenuti. Le piante, lo ripetiamo, sono una miscela equilibrata e perfetta di sostanze benefiche.
Non sono come i farmaci di sintesi e, nonostante “naturale” non sia sinonimo di sicuro o innocuo, non si può certo dire che i primi siano molto più sicuri. Basta leggere un qualsiasi foglietto illustrativo, anche di un banale farmaco da banco, per rendersi conto che l’elenco degli effetti collaterali possibili è di gran lunga superiore agli effetti benefici che – dovrebbe – apportare.
Tornando al finocchio e al basilico, possiamo quindi affermare che questi sono «due esempi clamorosi di come la natura ci offra già, su un piatto d'argento, alcune potenti sinergie d'azione anticancro. Altri esempi di sinergie sono poi creabili ad arte dal medico quando somministri sostanze naturali durante la chemioterapia per ridurne certi effetti collaterali o, al contrario, per migliorarne l'azione, come ad esempio la curcumina, il resveratrolo, le catechine del tè verde o i polisaccaridi di molte piante», conclude Firenzuoli.
Insomma, niente paura e niente allarmismo. Prima di parlare bisogna sapere bene cosa si sta dicendo, e prima di cambiare idea su un determinato argomento forse è meglio informarsi da chi la natura la conosce davvero.
[lm&sdp]
Delle naturali sinergie anticancro, il dott. Fabio Firenzuoli è stato invitato a parlare alla prima Conferenza Internazionale sulla Oncologia Integrata che si terrà ad Amsterdam l' 11 e 12 marzo 2011, promosso e organizzato dalla dottoressa Barrie Cassileth, Direttore del dipartimento di Medicina Integrativa del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center diNew York
spero che possa risultare interessante anche per voi!
- Fiammetta86
- Messaggi: 127
- Iscritto il: lunedì 18 gennaio, 2010 19:21
@Serese: la smentita è già nell'articolo, è la parte in neretto ^^
gli studiosi hanno fin ora dimenticato che nessuno si somministra l'estragolo in vena o nel peritoneo, cosa che provocherebbe certamente dei grossi guai! La ricerca invece ha recentemente dimostrato che il basilico che mangiamo in realtà contiene la nevadensina, una sostanza che impedisce l'attivazione dell'estragolo. Non solo: contiene anche sostanze ad attività anticancerogena. Quindi quale rischio? Le tisana a base di finocchio invece, per le quali pure non è mai stato dimostrato alcun rischio, contiene antiossidanti e anticancerogeni (anetolo e flavonoidi) 100 volte più dell'estragolo, che peraltro viene metabolizzato in percentuali infinitesimali», spiega il dottor Fabio Firenzuoli, Direttore del Centro di Medicina Naturale dell’Ospedale S. Giuseppe di Empoli.
Questo significa che è inutile creare allarmismi dichiarando solo una piccola parte della verità. Spesso gli scienziati scindono i principi attivi cercando di capire l’attività di una pianta. Ma la pianta non è un’unica sostanza, è una sapiente miscela di composti utili al nostro organismo. E non è il principio attivo in sé a curarci, bensì questa miscela, impossibile da replicare a livello sintetico.
- rosengarten
- Messaggi: 10399
- Iscritto il: martedì 16 marzo, 2010 12:38
Serese ha scritto:non me la sento ora di leggere tutto..
per favore, qualcuno smentisca, io bevo e mangio quantità enormi di finocchio
ok, qualcosa ho letto ma sparso.. quindi nessun problema, se ho capito bene?
(cioè no ai neonati e alle donne incinte ma per il resto tutto a posto?)
Beh, non bere tisane al finocchio perchè contengono estragolo è davvero cercare il pelo nell'uovo!
Se consideri che l'olio essenziale di finocchio dolce contiene solo l'1-5% di estragolo, e l'80% circa di anetolo (sostanza antiossidante) e che nella tisana (ma anche nel finocchio crudo) sono presenti altri composti ad azione antiossidante, capirai che è una bufala colossale dire che il finocchio è cancerogeno...!
per le donne in gravidanza e i bambini piccoli è un discorso a parte, ma riguarda la quasi totalità delle preparazioni a base di piante officinali! Anche se mi permetto di dire che alcuni medici prescrivono a donne incinte fitoterapici molto più pericolosi del finocchio, perchè nessuno gli ha spiegato che anche le piante possono dare controindicazioni ed effetti collaterali
Ecco, questo mi spaventa ancora di più della tisana al finocchiosehnsucht ha scritto:Anche se mi permetto di dire che alcuni medici prescrivono a donne incinte fitoterapici molto più pericolosi del finocchio[/b], perchè nessuno gli ha spiegato che anche le piante possono dare controindicazioni ed effetti collaterali
- Allie Graywords
- Messaggi: 1008
- Iscritto il: venerdì 14 dicembre, 2007 21:28
Ma le tisane al finocchio si sono sempre date ai bambini contro le colichette, questa cosa che "si sapeva già da anni" non mi pare, visto che vendono anche quello solubile (tipo la camomilla) apposta per i bebè...
Il mio blog sulle eco-mestruazioni: Coppette, amore e...
si sapeva, si sapeva, ti porto l'esempio di questa monografia del 2008Allie Graywords ha scritto:Ma le tisane al finocchio si sono sempre date ai bambini contro le colichette, questa cosa che "si sapeva già da anni" non mi pare, visto che vendono anche quello solubile (tipo la camomilla) apposta per i bebè...
http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/doc ... 073915.pdf
e anche nei libri di fitoterapia (quelli seri ovviamente) è scritto che bisogna prestare attenzione in questi due casi.
Che poi vendono i preparati istantanei è vero, ma se ci pensi quante cose vendono al supermercato senza informarci sui rischi per la salute? Un esempio su tutti: gli integratori alimentari che sono tanto di voga e che la gente compra al supermercato così, per quello che è scritto sulla confezione, e assume insieme ad altri farmaci, o senza tener conto delle proprie patologie, possono dare seri effetti collaterali, eppure sono mai usciti scandali di questo tipo? No di certo: non conviene a nessuno che questo settore venga regolarizzato.
- Allie Graywords
- Messaggi: 1008
- Iscritto il: venerdì 14 dicembre, 2007 21:28
Boh... il fatto è che, almeno dalle mie parti, non si è mai sentito nulla al riguardo, tant'è che mia cugina che è farmacista dà la tisana al finocchio alla sua bimba appena nata contro le colichette
Mia mamma quando ha sentito la notizia al telegiornale le ha subito telefonato, ma tutti le abbiamo sempre date ai bambini e non è mai successo nulla
Mia mamma quando ha sentito la notizia al telegiornale le ha subito telefonato, ma tutti le abbiamo sempre date ai bambini e non è mai successo nulla
Il mio blog sulle eco-mestruazioni: Coppette, amore e...
Secondo me è un allarmismo ingiustificato, tutte le piante hanno delle sostanze poco simpatiche che sono i loro meccanismi di difesa; credo che darebbero problemi se ingerite monopianta a chili tutti i giorni insomma... come la storia del basilico, ve la ricordate? o come le solanacee.
Tutto per un'unica meraviglia.
certo, non succede niente, è solo precauzione! Più che altro io mi preoccuperei per eventuali reazione allergiche, non per l'estragolo!Allie Graywords ha scritto:Boh... il fatto è che, almeno dalle mie parti, non si è mai sentito nulla al riguardo, tant'è che mia cugina che è farmacista dà la tisana al finocchio alla sua bimba appena nata contro le colichette
Mia mamma quando ha sentito la notizia al telegiornale le ha subito telefonato, ma tutti le abbiamo sempre date ai bambini e non è mai successo nulla
Esatto, ogni tanto escono fuori queste "scoperte dell'acqua calda" e ne fanno un caso mediatico!Secondo me è un allarmismo ingiustificato, tutte le piante hanno delle sostanze poco simpatiche che sono i loro meccanismi di difesa; credo che darebbero problemi se ingerite monopianta a chili tutti i giorni insomma... come la storia del basilico, ve la ricordate? o come le solanacee.
-
- Messaggi: 45
- Iscritto il: lunedì 27 dicembre, 2010 11:52
Ecco, sono d'accordo. Sto seguendo un corso di erboristeria, chiederò ai miei docenti cosa ne pensano.barbara ha scritto:Secondo me è un allarmismo ingiustificato
E poi io adoro il finocchio in tutte le sue forme.
Blog.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese
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