Oli Vegetali

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olio Come sostituti delle paraffine e di altri componenti poco gradevoli, la cosmesi naturale propone spesso oli vegetali.

Questi per esempio sono:

  •     olio di mandorle
  •     olio di semi di girasole
  •     olio di jojoba
  •     olio di noccioli di albicocca
  •     olio di avocado
  •     olio d'oliva
  •     olio di sesamo
  •     olio di germe di grano
  •     olio di semi di mais
  •     olio di semi di soia
  •     olio di cocco


Il dubbio che assilla noi consumatori critici di buona volontà è: saranno comedogenici o no?
Bombardati come siamo da pubblicità che reclamizzano ogni crema con l'appendice di "non comedogenica" il dubbio, lasciatemelo dire, è legittimo.

Ecco cosa ne pensa Fabrizio Zago in proposito:

"non è possibile stabilire una lista "buona per tutti" sulla comedogenecità dei vari oli e questo per due motivi principali:
1) non c'è uniformità di giudizio da parte dei vari addetti ai lavori;
2) l'effetto ocomedogenico è, anche, una questione legata all'individuo per cui a me non fa nulla e a te un disastro di punti neri.
Allora cerchiamo di dare un punto di vista generale che diventa quindi anche generico ma non posso fare di più.
Il mio punto di vista è il seguente: più un olio è pesante, grasso, filmante, più ha la probabilità di essere comedogenico perché ostruisce i pori e per altre ragioni che Riky saprà spiegarti meglio di me.
Più invece un olio ha caratteristiche di solvenza, è leggero, diffonde rapidamente, meno probabilità si avranno di comedogenecità. Ma attenzione, sarà anche meno protettivo e quindi, alla fine è necessario trovare un giusto equilibrio, come per tutte le cose di questo mondo
."

Un test facile ed empirico per valutare la capacità di solvenza di un olio, suggerito sempre da Fabrizio (non trovo il post originale, perciò scusate ma cito a memoria) è il seguente.

Si prendono gli oli e si fa cadere una goccia di ciascuno sull'avambraccio, ovviamente le gocce devono essere distanti tra loro e dovete ricordarvi a quale olio appartengono!
Dopodichè si aspetta uno o due minuti, e si appoggia sulle gocce un foglio di carta assorbente (sì, quella tipo scottex va bene!).
Più ampia sarà la macchia d'unto sul foglio di carta, e più alta sarà la solvenza dell'olio, quindi, si suppone, minore la sua comedogenicità.

Personalmente, preferisco gli oli vegetali puri sul corpo e non sul viso, ma ognuno faccia le proprie prove!

L'unico criterio da seguire nell'acquisto di un olio è che questo dev'essere ottenuto per spremitura a freddo, ovvero senza l'uso di solventi chimici.
Di solito gli oli sono venduti puri, quindi attenzione all'irrancidimento... pulite sempre bene il coperchio e le eventuali gocciolature, e conservate in luogo non troppo caldo.

A volte invece l'olio è addizionato con conservanti: leggete bene l'etichetta! Il conservante migliore, più ecologico e anche più benefico è la vitamina E.

Due parole soltanto sull'olio di jojoba e su quello di cocco. Il primo non è proprio un olio, bensì una cera liquida. Ha un elevato potere filmogeno perciò va molto bene per i capelli.
Il secondo solidifica sotto i 20°; in quel caso basta scaldare il flacone sotto l'acqua calda.

Si possono aggiungere oli essenziali agli oli per renderli più gradevoli... ma per questo lascio la parola al nostro esperto!