crocefisso nelle scuole

Presentazione dei nuovi arrivati e chiacchiere in libertà. Non si vive di soli cosmetici ;)

Moderatori: Van3ssa, Vera

Rispondi
Avatar utente
Inverness
Messaggi: 88
Iscritto il: sabato 14 marzo, 2009 20:55

crocefisso nelle scuole

Messaggio da Inverness »

Tutti voi saprete della sentenza con cui si è espressa la Corte Europea per i diritti umani.

Io trovo bellissima questa piccola "storia" trovata grazie al blog di jacopo fo.
Alex81
Messaggi: 62
Iscritto il: giovedì 28 agosto, 2008 10:10

Messaggio da Alex81 »

la storia è davvero bella, ma non so ancora se schierarmi a favore o meno della sentenza della corte. il fatto è che io non sono cattolica, ma credo che nel simbolo della croce ci sia intrinseca la storia, la tradizione del nostro paese, infatti nella nostra costituzione troviamo pure i patti lateranensi. certo dall'altra parte ovviamente ci sta il mio senso del rispetto di tutti! :!:
Avatar utente
valefaramir
Messaggi: 1578
Iscritto il: mercoledì 30 luglio, 2008 12:34

Messaggio da valefaramir »

La storia è molto bella però non sono molto d'accordo con la sentenza. Noi siamo un paese cattolico,anzi la culla della religione cattolica. Ovviamente alcuni di noi sono atei o di religioni diverse però credo che la maggior parte dei bambini italiani viene educata alla religione cristiana,alla preghiera,alla frequentazione della Messa,alla prima comunione e cosi' via dicendo. Poi da adulti ognuno la segue come meglio crede ma di fondo noi siamo un popolo cristiano(e non solo noi). Perchè dovremmo rinunciare al crocifisso nelle nostre scuole? Che facciamo lo togliamo anche dagli ospedali,dalle case di riposo?Allora togliamo anche le immagini della Madonna dagli angoli dei vicoli di campagna,togliamo la Bibbia dal cassetto del comodino degli alberghi,togliamo i calendari di Frate Indovino dai bar.Insomma...non sono molto d'accordo
Avatar utente
Viola74
Messaggi: 454
Iscritto il: martedì 16 dicembre, 2008 11:01

Messaggio da Viola74 »

la storia è bella, ma anche io la penso come valefaramir.
il nostro paese è cattolico e il crocefisso non mi sembra una violazione dei diritti di chi è di religione diversa.
se andassi a vivere in un paese di religione buddista, ad esempio, non sentirei violati i miei diritti solo perché nel luogo di lavoro o a scuola c'è una statua di Buddha...
magari sarebbe bello se in una classe con bambini di religione diversa, si mettessero i simboli per ogni religione, anche se forse, come dice la storia, i bambini neanche ci fanno caso!!
Avatar utente
luce
Messaggi: 1936
Iscritto il: lunedì 15 dicembre, 2008 13:22

Messaggio da luce »

bella questa storia.
io devo dire che concordo con la sentenza per vari motivi:
1)ragione personale: sono cresciuta con un'educazione cattolica ma man mano mi sono accorta che non mi interessava affatto la religione e che se condividevo certi valori (rispetto per la vita, fratellanza etc) ciò era per amore del prossimo e della civiltà e non per la fede. perciò mi ritengo atea e non sento alcun bisogno di simboli religiosi in luoghi pubblici
ragioni non personali:
2)penso che questa concessione alla chiesa dovuta ai patti lateranensi non sia più attuale e che non rappresenti più la popolazione
3)provo non poco fastidio quando persone conosciute e politici che manifestano una condotta molto ma molto lontana dalla cristianità saltino su come punti da zanzare se si parla di temi come questo; cioè magari so che non praticano, non mostrano rispetto, carità, pietà..etc e poi d'un tratto si aggrappano a questi simboli (ma solo se l'input parte da altri,non perchè prima avessero mai pensato davvero al crocefisso). ecco, a me questo non sembra molto cristiano..per non parlare a livello politico che è tutta una scenetta per mantenere alleanze e voti..
4)collegata al punto sopra: è sacrosanto che le persone possano portare addosso un loro simbolo di fede (un crocefisso, un rosario, un foulard..) anche nei luoghi pubblici, che ne abbiano in casa e che frequentino liberamente i luoghi di culto. io trovo questa cosa reale e sincera ed è un bisogno che bisogna rispettare. mentre mi sembra che il crocefisso a scuola non abbia lo stesso "rispetto", cioè mi sembra un po' un soprammobile dimenticato di cui ci si ricorda solo quando saltano fuori queste polemiche..ed allora meglio sarebbe se stesse solo in quei luoghi in cui è davvero voluto e sentito
ecco, con questo intervento non volevo offendere nessuno, davvero, spero di essere riuscita ad esprimermi in modo chiaro e non offensivo
Avatar utente
Shanty
Messaggi: 2293
Iscritto il: venerdì 07 marzo, 2008 00:23

Messaggio da Shanty »

io in tutta sincerità mi "stupisco" che queste cose debba dircele la corte europea dei diritti dell'uomo....

io so che lo stato è laico, la scuola pubblica è laica e il cattolicesimo non è più religione di stato., in Italia non c’è la religione di stato quindi nessuno è speciale
e aggiungo da wikipedia: L'obbligo di affiggere i crocifissi nelle scuole fu istituito con i Regi Decreti 965/1924 e 1297/1928, ai sensi dello Statuto albertino, in epoca fascista.

e poi i politici che si stracciano le vesti per il crocefisso :shock: infatti poi lo vediamo tutti i giorni quanto siano cattolici i loro comportamenti

poi vabbè penso che i veri problemi sulla non laicità dello stato italiano siano altri.... ora di religione, impedimenti per i diritti civili, impedimenti alla ricerca scientifica, privilegi e esenzioni fiscali...
Avatar utente
valefaramir
Messaggi: 1578
Iscritto il: mercoledì 30 luglio, 2008 12:34

Messaggio da valefaramir »

luce ha scritto:mi sembra un po' un soprammobile dimenticato di cui ci si ricorda solo quando saltano fuori queste polemiche..ed allora meglio sarebbe se stesse solo in quei luoghi in cui è davvero voluto e sentito
ecco
questo è verissimo. Tutta questa polemica è una gran sciocchezza comunque:sembra che certi politici abbiano molto poco a cui pensare... :roll:
Avatar utente
Simonetta
Messaggi: 12958
Iscritto il: lunedì 25 febbraio, 2008 11:36

Messaggio da Simonetta »

Shanty ha scritto:
io so che lo stato è laico, la scuola pubblica è laica e il cattolicesimo non è più religione di stato.

come non quotarti? io credo in Dio, ma anche nella giustizia e nella parità dei diritti
Blog.
"Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza." Cesare Pavese

Prima di postare un INCI, controlla di aver scritto bene gli ingredienti.
Avatar utente
plesea
Messaggi: 9621
Iscritto il: giovedì 19 luglio, 2007 21:06

Messaggio da plesea »

Shanty ha scritto:io in tutta sincerità mi "stupisco" che queste cose debba dircele la corte europea dei diritti dell'uomo....

io so che lo stato è laico, la scuola pubblica è laica e il cattolicesimo non è più religione di stato., in Italia non c’è la religione di stato quindi nessuno è speciale
e aggiungo da wikipedia: L'obbligo di affiggere i crocifissi nelle scuole fu istituito con i Regi Decreti 965/1924 e 1297/1928, ai sensi dello Statuto albertino, in epoca fascista.

e poi i politici che si stracciano le vesti per il crocefisso :shock: infatti poi lo vediamo tutti i giorni quanto siano cattolici i loro comportamenti

poi vabbè penso che i veri problemi sulla non laicità dello stato italiano siano altri.... ora di religione, impedimenti per i diritti civili, impedimenti alla ricerca scientifica, privilegi e esenzioni fiscali...
Quoto in pieno il tuo pensiero...come al solito polemiche sterili per distrarre il popolo dai VERI problemi del paese, e sostazialmente puntare in un certo modo il dito sugli extracomunitari che ci tolgono anche il crocifisso nelle aule..visto che sono di altre religioni.
Un po' come per il family day promosso dalla destra, effettivamente loro ci tengono molto alla famiglia, ne hanno almeno due ;-)

Gli insegnamenti di Dio sono basati sul rispetto, accettazione e amore verso il prossimo tuo...che tuo non vuol dire solo se cristiano.



I
Mantieni questo forum un luogo civile: segui il regolamento!Immagine
Avatar utente
frax
Messaggi: 48
Iscritto il: mercoledì 25 febbraio, 2009 09:11

Messaggio da frax »

perdonate la lunghezza, ma questi interventi mi sembrano entrambi meritevoli:
L'Unità - giovedì 5 novembre 2009 - pag. 48

LA SCUOLA DEL CROCEFISSO

di Lidia Ravera

Tutto cade a pezzi, in questo desolante Paese. Dalla politica (il Parlamento chiuso per mancanza fondi, ma naturalmente niente cassa integrazione ai deputati!) alla morale (troppi puttanieri e cocainomani fra la classe dirigente), dalla cultura (vittima degli unici tagli immediati e brutali) all’economia (la crisi è grave, e chi vive nel mondo reale lo sa).

Per non parlare dell’istruzione: studenti ignoranti come capre, insegnanti proletarizzati, precari ridotti a “monnezza”, lauree buone per andare a sciacquare bicchieri nei pub in attesa di un posto da vicebidello.

Per tacere della sfinente questione femminile: per “Pari Opportunità” e rilevatori di emancipazione siamo sempre gli ultimi della classe, la peggio tribù maschilista fra i Paesi “sviluppati” (ci manca solo la “sharia” che lapida le adultere, e l’imposizione alle ragazze del “tanga e topless” che è il nostro burka).

Non apriamo neanche il discorso della condizione giovanile (un martirio di precarietà e paura) o senile (trent’anni di miseria e vuoto, perché nessuno si è accorto che la vita si è allungata)! E sorvoliamo sull’accoglienza riservata ai migranti, in assoluto disprezzo delle più elementari regole di solidarietà, nell’ignoranza dell’inevitabile futuro multietnico di un mondo globalizzato.

Insomma, sgombriamo il cuore e la mente dal cumulo di gravi problemi che ci attanagliano e discutiamo, alla radio, in tivù, su tutti i giornali del tema più urgente, scottante, ammaliante: bisogna staccare il crocefisso dal muro dietro la cattedra oppure no? È, la croce, comune patrimonio genetico e italica radice culturale o è simbolo (angoscioso) di UNA religione che non è LA religione e come tale va rimosso dalle scuole pubbliche? È il simbolo di UNA religione. È ovvio. Stacchiamolo e facciamola finita. Abbiamo ben altro per la testa!


Giovanni Colombo
Vexata quaestio: il crocifisso nei luoghi pubblici.
Mi permetto di riportare quanto scrivevo sull'argomento sei anni fa, il 27 ottobre 2003.

In una fase come questa di grande sbandamento etico e culturale, prima ancora che politico e giuridico, io fisserei due punti (il primo da cittadino, il secondo da credente).
1. Lo Stato può imporre la presenza nei locali pubblici dei simboli dell'identità nazionale italiana; può imporre la presenza della bandiera tricolore o del ritratto del Presidente della Repubblica che "rappresenta - come la Costituzione stabilisce - l'unità nazionale"; ma non può imporre la presenza di un simbolo religioso, senza contraddire la sua laicità. Può accettarne la presenza quando essa esprima un sentimento condiviso o quanto meno rispettato anche dal non credente. Vige in questo caso la regola dell'unanimità: se qualcuno si oppone, lo si toglie.
2. La trasmissione del Vangelo non avviene per imposizione e il rispetto dell'altro appartiene, prima che al politically correct, al mistero stesso di Dio. I cristiani ormai sanno che il pluralismo religioso dell'Europa di oggi e di domani non è una provvisoria sfortuna da cui pregare di essere liberati, ma la condizione concreta entro cui dar ragione della propria speranza. Sanno, insomma, che alla spada sguainata da Pietro, Gesù preferì il cammino verso la Croce. Voler di nuovo rendere obbligatorio ciò che è il segno radicale della gratuità, delle braccia spalancate verso tutti, mi appare profondamente anti-evangelico. La Croce non va quindi imposta sul muro delle classi e degli edifici pubblici, e si può anche togliere senza tragedie laddove c'è. In ogni caso, rimane simbolo eterno di libertà fraterna, così eloquente da accogliere il bisogno di misericordia di chiunque.
beauty is difficult
Avatar utente
Inverness
Messaggi: 88
Iscritto il: sabato 14 marzo, 2009 20:55

Messaggio da Inverness »

Aggiungo questo intervento.
Di "parte", ma una parte anomala, in quanto è di un sacerdote, Don Antonelli, parroco di Antosano, in provincia dell'Aquila. Grande uomo.

Don Antonelli: Il posto della croce è solo la coscienza di chi crede
di don Aldo Antonelli


Non nelle aule del tribunale, là dove spesso vengono condannati gli innocenti ed assolti i delinquenti; né sulle vette dei monti e delle colline, deturpate dalla bulimia vorace di impresari senza scrupoli e amministratori conniventi; e nemmeno nelle aule scolastiche, là dove spesso si ricicla una cultura intrisa di violenza e di soprusi. No!

L’unico luogo in cui degnamente può stare una croce è un non luogo: è la coscienza del credente, là dove nascono e maturano quei comportamenti che fanno del cristiano, questo sì, il vero segno della di Lui presenza.

Lamentiamo e protestiamo contro quello che nei secoli è stato un vero e proprio trasloco abusivo da una testimonianza esistenziale interiore ad una invadenza superficiale esteriore.

Una croce ridotta a simbolo culturale costituisce, per la sensibilità del credente, una profanazione, uno svuotamento; mentre per molti politici ed altrettanti ecclesiastici diventa moneta di scambio per il consolidamento del loro potere.

Simbolo equivoco è diventata questa croce trasformata in spada, che invece di unire divide e che invece di proporsi si impone.


FONTE
Avatar utente
Aria
Messaggi: 1187
Iscritto il: sabato 23 maggio, 2009 19:52

Messaggio da Aria »

e perchè non mettere simboli di altre religioni allora?
si potrebbe chiedere in ogni classe quale simbolo vuole, o mettere una pluralità di simboli..poi però sorgerebbe il "problema" di chi è ateo.. ma questo potrebbe dire anche che possono mettere quello che vogliono tanto non gli interessa...
in conclusione secondo me sono solo dettagli.. :)
Avatar utente
Roisindubh
Messaggi: 909
Iscritto il: martedì 07 ottobre, 2008 15:08

Messaggio da Roisindubh »

Simonetta ha scritto:
Shanty ha scritto: io so che lo stato è laico, la scuola pubblica è laica e il cattolicesimo non è più religione di stato.
come non quotarti? io credo in Dio, ma anche nella giustizia e nella parità dei diritti
Che belle che siete! Questa è l'idea che io ho della libertà e del rispetto reciproco!!
Magari tutti i cattolici fossero come te, Simonetta!
"Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."
Antonio Gramsci
Eve
Messaggi: 911
Iscritto il: mercoledì 09 gennaio, 2008 15:18

Messaggio da Eve »

Io credo che la presenza del crocifisso nelle scuole italiane possa e debba essere discussa, non credo però che su un tema come questo un Paese debba sottostare alle indicazioni della Corte Europea.

Sono la prima ad infervorarsi per la laicità della scuola pubblica, sono la prima a prendere posizioni contro l'ingerenza della Chiesa cattolica nelle decisioni politiche, ma questa evoluzione a mio avviso deve crescere da dentro la società, non in base ad una imposizione esterna. Altrimenti, pensando di favorire il dialogo e l'apertura, si rischia invece di acutizzare gli estremismi.

Bene allora i dibattiti, bene le prese di posizione di esponenti della Chiesa, bene che se ne parli qui. Bene anche che stimoli di discussione vengano dall'esterno. Ma che siano gli Italiani a decidere sulla propria identità culturale, su come individuarla, e su come registrarne l'evoluzione.

Così la vedo io. :oops:
Ever unfolding, ever expanding, ever adventurous and torturous, and never done
Rispondi