Ecco la trascrizione dell'audio (ho eliminato intercalari, ripetizioni e convenevoli e messo in grassetto i punti chiave, a mio avviso)
Ciao a tutte e ciao a tutti, questa è la terza volta che cerco di registrare questo videocast per spiegarvi la situazione legislativa in Europa per quanto riguarda i test cosmetici sugli animali.
Faccio questo video perché su alcune cose che io darei per scontate vedo che invece c'è ancora molta confusione, ci sono ancora molti dubbi. Un pochino sono alimentati dal fatto che online continuano a circolare vecchissime liste, vecchissime notizie che sono rimaste lì perchè nessuno ha mai pensato di editarle ma si riferiscono a situazioni precedenti a determinate normative.
Quindi adesso cerco di dirvi molto sinteticamente come sta la situazione per quanto riguarda i test cosmetici sugli animali, in Europa, naturalmente.
In Europa c'è una direttiva, la direttiva CEE 76/768 (che poi ha subito nel corso degli anni numerosi rimaneggiamenti, quindi interventi con successive direttive ) che è stata recepita in Italia con la legge 713/86. Anche questa è stata poi in parte integrata e modificata dai successivi regolamenti europei che sono usciti, però già nel 1986 la legge 713 prevedeva un graduale abbandono dei test su animali per fini cosmetici, tanto che la prima cosa che stabilì fu che non si potevano testare su animali i cosmetici finiti, quindi la cosa è valida a maggior ragione ancora oggi il prodotto finito non viene mai, mai, testato su animali.
Ci sono delle aziende che continuano a scrivere sulle loro confezioni “prodotto finito non testato su animali” e delle aziende che invece non ce lo scrivono, ma non è che un'azienda è buona e l'altra è cattiva, è che entrambe non testano il prodotto finito su animali in quanto la legge lo vieta. Per cui non è una scelta dell'azienda decidere se testare il prodotto finito su animali o non testarlo, se il prodotto è finito, una volta che è finito non deve essere testato. Punto. Quindi questa scritta che alcuni continuano a porre induce il dubbio che altri testino il prodotto finito, ma non è così per quanto riguarda l'unione europea, quindi, almeno su questo punto, si può stare tranquilli.
Che cosa è successo poi, successivamente? Ci sono stati appunto, diversi rimaneggiamenti di questa legge e uno degli ultimi, che è del 2003 se non vado errata, ha stabilito che entro una certa quantità di anni non solo il prodotto finito non deve più essere testato su animali, ma neanche le materie prime.
Da marzo del 2009 nemmeno le materie prime in Europa possono essere testate su animali, né si possono commercializzare dei prodotti le cui materie prime sono state testate su animali: quindi c'è il divieto di commercio e c'è il divieto di sperimentazione.
Qual è l'inghippo per cui in realtà i test cosmetici su animali non si sono ancora fermati del tutto, purtroppo? Il fatto che non sono ancora stati validati dei test alternativi per 3 specifici problemi, 3 specifici test. Chi li deve validare è l'ECVAM, il centro europeo per la convalida di metodi alternativi, che si occupa di ricevere le proposte di test in vitro alternativi, controllarle, provarle e rilasciare la loro validità o meno, decidere se possono sostituire degnamente nei loro risultati il test cosmetico sull'animale.
Ci sono 3 test che non hanno ancora ottenuto questa validazione: test di tossicità ripetuta, test di tossicità riproduttiva e test di tossicocinetica. Succede allora che la maggior parte di ingredienti cosmetici dal 2009 non è più testata e non sarà più testata, ma tutti gli ingredienti nuovi messi in commercio anche dopo tale data, per questi 3 tipi di test, probabilmente dovranno essere testati su animali. Quanto più c'è il sospetto che possano essere ingredienti pericolosi, tanto più bisognerà che questi tre test vengano effettuati. Sia chiaro che io dico “bisognerà che” non perchè sono convinta io che si debba, ma perchè così dice la legge, quindi vi sto riportando quello che è lo stato legislativo attuale sui test cosmetici per animali.
Un altro tipo di problema, che mi ha suggerito Fabrizio Zago, è che c'è in atto il REACH (European Community Regulation on chemicals and their safe use ): un progetto dell'unione europea che sta progressivamente ri-testando un sacco di materie prime; in realtà sembra proprio che i cosmetici esulino dal REACH, quindi non rientrano nelle sostanze che il REACH deve ri-testare.
Ma i detersivi, invece, vi rientrano. Succede che determinate molecole, come per esempio quelle dei tensioattivi, per il cosmetico non saranno ri-testate, ma per il detersivo sì. Quindi, in un certo senso, noi siamo sicuri che il nostro cosmetico non sia stato testato su animali: se non contiene materie prime inventate l'altro ieri, probabilmente non è testato su animali, e nell'ecobio la maggior parte dei prodotti è così. Se voi controllate gli ingredienti, nella cosmesi ecobio sono più o meno sempre gli stessi mescolati, ovviamente, in modo diverso e quindi è abbastanza difficile che ci siano ingredienti cosmetici testati molto di recente. Tra l'altro molti ingredienti che hanno anche un utilizzo alimentare, che derivano da sostanze vegetali innocue (pensiamo all'olio di mandorle o al burro di karitè) non hanno bisogno di essere testate su animali perchè non c'è il minimo indice di pericolosità.
Però uno shampoo ecobio potrebbe contenere un tensioattivo che in questo momento sta sotto test con il REACH. Da quanto ho capito io, il REACH è un progetto che man mano che si evolve, man mano che escono i risultati, viene un attimo modificato e riadattato, quindi al momento non vi so dire di più. Sono personalmente contenta che i cosmetici vengano risparmiati da questo scempio, se vogliamo dire così, anche se non sono contrarissima ai principi per i quali è nato il REACH: prima del REACH ciascun laboratorio faceva i test sulle materie prime un po' come voleva e quindi stabiliva che una materia non era né pericolosa, né inquinante, o comunque lo era in una determinata soglia con dei metodi che non erano stati uniformati, adesso invece con il REACH si testano le materie prime con dei metodi standardizzati per cui si avranno dei risultati che i laboratori saranno obbligati a tenerne conto.
Mi dispiace ovviamente che dopo tutti questi anni (la 713 è dell'86 quindi di tempo ne è passato) non si siano ancora validati i test alternativi per questi tre ultimi tipi di test: credo sia un pressione delle lobby e delle multinazionali, perchè altrimenti non si spiega, e mi auguro che al più presto questa situazione possa cambiare.
Tra l'altro tutta la legge 713/86 (e tutte le modifiche successive. l'ultima che c'è stata è il regolamento CE 1223 del 2009) già dall'86 era improntata a una progressiva eliminazione dei test cosmetici su animali; quindi nella legge non è che c'era scritto che i test sono indispensabili ma c'era proprio quest'obbiettivo di eliminarli. Il problema è questo termine è stato fatto slittare avanti tante, tante volte per cui l'ultima data utile per avere validati questi tre tipi di test finalmente anche con l'alternativa in vitro, era stata il 2013. In realtà pochi giorni fa ho letto che pare la si sia spostata avanti al 2019 e questa è una cosa veramente triste.
Se siete particolarmente attente a questo problema e volete acquistare dei prodotti che non vengano testati su animali io vi consiglio di cercare tra le liste delle autocertificazioni come per esempio
la lista VIVO e Vegan Ok, e di cercare anche prodotti che riportino
la certificazione Icea per Lav: questa è una certificazione da enti certificatori esterni, qui di c'è qualcuno che effettivamente va a controllare, mentre Vegan Ok e Vivo sono autocertificazioni (quindi è l'azienda che dichiara di non testare e di non far testare le sostanze dei proprio prodotti).
Naturalmente sempre secondo il regolamento 1223 del 2009 (che è andato a integrare la legge 713/86) chi fa un cosmetico deve depositare presso il Ministero della salute un documento che contiene tutte le caratteristiche di quel cosmetico: gli ingredienti, da dove arrivano, come sono stati fatti, la composizione etc e anche il tipo di test su animali a cui sono sottoposti. Quindi se un produttore di cosmetici fa una dichiarazione, in cui sostiene di non testare né far testare, ha ovviamente depositato al Ministero della salute una documentazione relativa per cui è abbastanza (a mio parere) difficile che possa mentire spudoratamente e raccontarvi delle balle.
Detto questo, la strada è ancora lunga e io mi auguro veramente che si finisca presto questo “macello” anche perchè sono del parere che abbiamo una scienza abbastanza evoluta da trovare dei test in vitro senza dover sacrificare per forza altri animali che non c'entrano niente, e che fisiologicamente sono abbastanza diversi da noi (quindi non è detto che abbiamo le stesse reazioni).
Link alle liste dei prodotti eticamente "consentiti"
VEGAN OK:
http://veganok.com/
VIVO:
http://www.consumoconsapevole.org/cosme ... -free.html
ICEA:
http://www.icea.info/Portals/0/ICEA_ele ... si_NEW.pdf
Ci sono errori?