apritisesamo ha scritto:
la cosa funziona però se se ne accorgono: io posso anche decidere che non compro più li e bon. ma lidl mica lo sa del perchè non compro li e dei miei x euri l'anno in meno manco se ne accorge.
diverso invece è mandare una lettera (se siamo tipo 1000) dicendo "io ho deciso di non comprare li per questo motivo".
o andare fuori dai negozi a spiegare alla gente perchè non è il caso di comprare li.
La Lidl come tutte le altre aziende se ne accorgono eccome se qualcuno non compra da loro.
Certo, se io non ci sono mai andata difficilmente riescono a risalire a me e alla mia assenza. Però se poco poco ho lasciato tracce nei loro database (qualche coupon riempito, acquisti tramite bancomat, raccolte punti, eccetera), se ne accorgono.
Per questo motivo le aziende spendono milioni di euro all'anno in pubblicità di ogni genere.
E qui viene la nota dolente: i soldi che dovrebbero essere destinati a produttori, lavoranti, distributori, costituiscono la minima parte degli investimenti di un'azienda. Aziende come gli hard discount fanno uno spietatissimo gioco al ribasso dei prezzi costringendo agricoltori, allevatori, produttori di cibo e dipendenti ad accettare le durissime (talmente dure talvolta da costringere a chiudere intere aziende) condizioni dettate dai supermercati per consentire a noi di comprare a prezzi incredibilmente bassi. Prezzi così bassi da essere talvolta inferiori al valore del prodotto che portiamo a casa. Su un succo di frutta che paghiamo 60 cents al discount (o dove ci pare ) il supermercato ci guadagna (tra le altre cose) un fottìo... Naturalmente lavorando sulla vendita di quantità stratosferiche.
Per ricapitolare e farvi capire qualcosa, la grande distribuzione organizzata tutta e gli hard discount in particolare perpetrano:
1)
danni all'ambiente perchè favoriscono allevamenti e colture iperintensive (e ogm e supergonfiate da medicinali e pesticidi) tali da produrre quantità di merce a profusione per abbassare i prezzi di mercato
2)
danni all'economia perchè prendono per la gola i piccoli produttori imponendo prezzi ridicoli e in perdita: La varietà della richiesta poi è tale che i produttori tutti devono sottostare a picchi di produzione (quando la tale merce è richiestissima nei super) che se non rispettati valgono lo scioglimento del contratto. Naturalmente quando la richiesta è minima i supermercati non sono tenuti a comprare l'eccesso
3)
danni ai lavoratori: pochissimi supermercati (non fa differenza se Lidl o Coop) trattano "bene" i propri lavoratori diretti e indiretti; straordinari non pagati, turni festivi mal retribuiti, eccetera
4)
danni ai consumatori: la merce che arriva sulle nostre tavole viene venduta con il ricarico di una percentuale spropositata (tanto non ce ne accorgiamo, costa tutto pochi cents) e il suo valore nutritivo non raggiunge quasi mai valori accettabili. Il pezzo di carne che noi paghiamo pochi euro al kg ha un costo ambientale terrificante, è ricco di ormoni, antibiotici e dio sa cos'altro e per ottenerlo a quel prezzo (anzi alla metà) spesso saltano tanti controlli igienico/sanitari
Per questi motivi, e tanti altri, sarebbe opportuno spendere di più per il cibo e meno per le sciocchezze; sarebbe opportuno comprare frutta e verdura fresche al mercato (o se possibile dal contadino) e carne garantita.
Il resto, i supermercati, sono solo dei luoghi superflui
Per commentare la tua frase in grassetto, l'iniziativa sarebbe pure fattibile, il rischio è che, come succede a me con parenti e amici, ti ritrovi a farti ridere in faccia perchè "il cibo è buono, costa poco, perchè dovrei spendere di più?"