saicosatispalmi FORUM

Grazie

Dopo aver letto nel 2010 "guida al consumo critico"boicotto Mc donald e Coca cola e cerco di stare alla larga anche dai prodotti per la pulizia della casa che ho rimediato leggendo "guida ai detersivi bioallegri"mentre per l'igiene e cura della persona compro su SAI COSA TI SPALMI

pagno74 ha scritto:Dopo aver letto nel 2010 "guida al consumo critico"boicotto Mc donald e Coca cola

anche io l'ho letto l'anno scorso: mi ha "illuminata" dovrebbero leggerlo tutti

Io boicotto P&G, li odio a morte sono ovunque!!! Sono anni che non vado più da McDonald, non ho mai apprezzato molto le bevande gasate perciò ne bevo poco solo se ci sono e neanche sempre cmq

Io rimando l'olio di palma, che è ovunque.
Ormai è più il tempo in cui spulcio elenchi di ingredienti che quello che passo a far la spesa.

Enti ambientalisti (vedi wwf) hanno stilato liste con gruppi commerciali che fanno uso di olio di palma da coltura sostenibile e ai primi posti è risultata ferrerò, che io comunque non consumo per i derivati animali che di certo non provengono da metodi accettabili.
Non so se fidarmi delle liste o meno ma credo sia utile dar loro un'occhiata

Ci sono da dire le solite cose: disboscamento e monocoltura che annientano la biodiversità, impoveriscono il terreno, provocano un'ulteriore e drastica diminuzione di tutti gli animali che abitavano nella zona (nelle zone adatte a queste piantagioni vivrebbero tantissime specie protette, tigri incluse)…ma basterebbe solo la storia popolarissima degli oranghi, che spesso finiscono ustionati/uccisi/separati dalle famiglie e chi più ne ha più ne metta. Ci sono parecchi video toccanti.
Questo accade principalmente in Indonesia e in Amazzonia ma non solo

Anch'io sto provando ad evitare prodotti con l'olio di palma, ma mi sono accorta che è praticamente OVUNQUE

Già! Ormai però è diventata una sfida scovare proprio il prodotto che ne è privo

Mio nemico accerrimo!
Però i prodotti senza ci sono, sono pochi ma ci sono. Anche per la famosa crema da spalmare: ce ne sono con olio di girasole o di riso.
Certo che in genere sono prodotti con prezzi ben differenti, ma giustamente: l'olio di palma costa un cavolo, per quello viene usato.
Comunque ci tengo a sottolineare che non è solo un problema eco-ambientale ma anche di salute: l'olio di palma, con il suo cugino olio di cocco sono olii saturi, una schifezza per il nostro cuore.

Forse è già stato detto, ma vorrei aggiungere alla lista orrori i monodigliceridi (monostearati, ecc.). Li odio!
Quelli sì che sono dappertutto. Sono orripilanti, di pessima qualità (tra l'altro spesso di origine animale).
Mi bloccano la digestione e mi lasciano un sapore di rancido.
Ci sono persino in certi lieviti di birra secchi. Come dire: mangio pane e salame senza nemmeno saperlo!

Non sapevo l'olio di palma fosse dannoso anche per la salute!

Per quanto riguarda pane e salame, ho avuto bruttissime esperienze anch'io.
L'ultima volta che sono entrata in panetteria ho chiesto se avessero qualcosa che anche un vegano potesse mangiare e ne sono uscita a mani vuote: pane, focaccia, grissini…non si salvava niente.
Ma in soldoni…una parola normale per definire i monodigliceridi? Intendi grasso?

Cosa significa che non hanno pane vegano?? Seriamente scusate l'ignoranza ma non ho capito bene la questione del pane e salame...Lo piazzano nel pane a nostra insaputa o solo nel lievito? E perchè??

Litea ha scritto:Ma in soldoni…una parola normale per definire i monodigliceridi? Intendi grasso?

Sono prevalentemente emulsionanti.
A mio avviso hanno due categorie di problemi.

Problemi "loro".
Sono prodotti partendo da scarti o da materie prime di bassa qualità (devono costare poco).
Per chi è vegano o vegetariano è bene tener conto che possono essere di derivazione animale (chiedere al produttore). Produrli dagli scarti di bovino o suino è piuttosto vantaggioso economicamente.

Problemi per gli alimenti che li contengono.
Sono usati prevalentemente come emulsionanti in quei prodotti che altrimenti richiederebbero lunghi processi di lavorazione. Con questi emulsionanti i tempi si riducono drasticamente, rendendo decisamente più economico il processo di produzione, ma con un prodotto finale che è solo simile e in genere di qualità inferiore.
Tipicamente si usano in prodotti da forno a lungo impasto e a lunga lievitazione, per diminuire o eliminare i tempi di concaggio dei cioccolati, per ridurre la mantecatura del gelato.
In alcuni prodotti hanno anche funzione stabilizzante sulle proprietà organolettiche, permettendo tempi di conservazione decisamente più lunghi.

Un tipico esempio è il panettone industriale, carico di monodigliceridi che rendono i tempi di produzione molto ma molto più corti. Chi ha provato il panettone fatto come si deve sa che non è lontanamente parente di quello industriale. Inoltre il panettone artigianale viene fatto i primi di dicembre e a metà gennaio già inizia a seccarsi, mentre quelli industriali sono fatti in estate e durano tranquillamente fino all'estate dopo.

Concludo il papiro con una considerazione.
Passi per la grande industria: i prezzi di vendita sono comunque in genere corrispondenti alla qualità delle materie prime e alla complessità della lavorazione.
Quello che non è corretto, a mio avviso, sono i prodotti fintamente artigianali, venduti a prezzi alti ma pressochè identici a quelli industriali.
Panettone e gelato sono i tipici esempi, perchè il 90% delle pasticcerie e delle gelaterie parte da semilavorati industriali, proprio per evitare lavorazioni lunghe e non facilissime e per avere un prodotto finito a "lunga" scadenza, però applica prezzi estremamente alti con la scusa dell'artigianalità (panettone a 20-25€/kg!)

Saphira ha scritto:Lo piazzano nel pane a nostra insaputa o solo nel lievito?

Possono esserci in entrambi. Occorre guardare sempre gli ingredienti.
Non è detto che siano di origine animale, ma qui occorre chiedere al produttore (difficilmente i fornai lo sanno).
Se fate il pane in casa con il lievito secco guardate se ci sono altri ingredienti oltre ai saccaromiceti (in genere vanno cercati con il lanternino).
Anche altri tipi di lievito per dolci possono contenere ingredienti (monostearati, sali degli acidi grassi, ecc.) di possibile origine animale. La PANEANGELI usa quelli di origine animale (risposta scritta a una mia amica).
E' un casotto, lo so.

bidopebidap ha scritto:E' un casotto, lo so.

Purtroppo sì!

boicotto i provenzali

Da un punto di vista alimentare In teoria non boicotto nessuno in particolare, però in famiglia non compriamo mai bibite gassate né di altro tipo,non ne beviamo, quindi non contribuiamo di certo a Coca Cola, non compriamo praticamente nulla del gruppo Nestlè a parte la Perugina, né compriamo niente della Ferrero(perché in generale non compriamo merendine o dolciumi),non vado mai nei fast food ,da mcdonald ci sarò andata due volte nella vita, e l'ultima risale a oltre 10 anni fa, in altri fast food mai. Però boicottiamo i prodotti fuori stagione . Sulla cura della persona..bé ovviamente faccio quel che posso per essere il più ecobio possibile ma non boicotto un'azienda in particolare, solo gli ingredienti Sul make-up invece ammetto di essere molto poco ligia al dovere etico e bioecologico
Più che boicottare cerco di essere, nei miei limiti economici e anche umani (vedi il make up, che è un banale vezzo), di essere consumatrice consapevole