Funzionano o no, queste creme anti-rughe?

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barbara
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Funzionano o no, queste creme anti-rughe?

Messaggio da barbara »

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di Riccarda Serri


Le creme antirughe attenuano davvero, in modo concreto e oggettivamente visibile, le rughe? E se sì, quali sono le più efficaci?
Domande che mi vengono rivolte più o meno quotidianamente, dalle donne a partire dai 25 anni. Oggi, direi, anche dagli uomini: l’argomento è al centro dell’attenzione in maniera spesso, purtroppo, ossessiva, malata, eccessiva. Mi piace occuparmi di invecchiamento e ringiovanimento in maniera sana, mi piace proporre soluzioni sane per la pelle, per il fisico, e per la mente.
Ma prima di iniziare lasciatemi fare un paio di considerazioni.
Chi penserebbe mai di mettere in lavatrice una maglia bianca, oramai invecchiata e ingrigita dal tempo, magari cosparsa di antiche chiazze, e vederla uscire, grazie al miracoloso detersivo che lava bianco fosforescente, più bianca che nuova? Nessuno, suppongo, e nessuno si sognerebbe mai di non ricorrere più ai detersivi perché non fanno esattamente quello che la pubblicità mostra.
Come prima cosa, quindi, bisogna imparare a distinguere marketing e pubblicità dalla realtà oggettiva.
Nel campo dei cosmetici succede quello che non succede in nessun altro campo.
I dati di marketing e pubblicità vengono interpretati come dati scientifici e concreti.
Una azienda qualsiasi – di ogni genere, dalle automobili ai biscotti ai telefoni ai collant, quindi anche cosmetici – per essere in attivo, deve vendere i suoi prodotti, rendendoli più allettanti per il consumatore rispetto a quelli della concorrenza.
Ci sono sicuramente norme che tutelano il consumatore e vietano pubblicità scorrette o ingannevoli, sempre di pubblicità, però, si tratta.
Ma come mai, se viene detto che in una settimana con la crema xy si ha un effetto lifting, lo si aspetta e si rimane delusi dal risultato, e se viene esaltato che – mangiando i biscotti zzz al mattino -, tutta la famiglia ride insieme felice , non ci crede nessuno? Però i biscotti li si compra ugualmente.
Eppure i cosmetici, e in particolare i cosmetici antietà, sono una cosa seria.
E arriviamo, finalmente, al punto chiave: servono?
E a che età è meglio iniziare a utilizzarli?

All’inizio di ogni stagione esce un nuovo preparato, un nuovo principio attivo, un nuovo prodotto che declama di possedere attivi, visibili ed efficaci effetti contro i segni del tempo che passa – ed è difficile anche per un esperto destreggiarsi tra vitamine e estratti naturali, molecole marine e molecole botaniche, enzimi e acidi, brevetti e nanotecnologie, eccetera eccetera.
Ed ecco il punto importante: fino a che punto un prodotto cosmetico è in grado di far regredire i segni dell’invecchiamento cutaneo? Vi faccio un riassuntino schematico:
ECCO LE ATTIVITA DEI PRODOTTI ANTIAGING/ANTIETA’
- Idratare: la capacità dell’epidermide di trattenere acqua si riduce con l’età
- Proteggere dai raggi ultravioletti: in quanto in età matura bisogna fare i conti con il danno solare accumulato durante gli anni, tanto più, quanto più la pelle è chiara e tanto più intense e prolungate sono state le esposizioni negli anni passati
- Rinforzare le capacità protettive di barriera: altrimenti il facilitato passaggio di acqua dall’interno verso l’esterno e di sostanze potenzialmente nocive verso l’interno finisce per danneggiare ancora di più la cute
- Stimolare il ricambio e il metabolismo cellulare: che rallentano con gli anni
- Potenziare le difese antiossidanti: che tendono ad esaurirsi col tempo, e in seguito a stress cutanei di varia natura (sole, inquinamento, irritazioni croniche, la stessa azione della forza di gravità che trascina verso il basso…)
- Rassodare ed esercitare un effetto lifting (da ‘to lift’, ovvero ‘tirare su’): cioè aumentare il tono e l’elasticità, che si riducono soprattutto in menopausa
- Levigare: cioè, oltre ad agire sulle rughe, migliorare l’aspetto della ‘texture’ cutanea
- Migliorare il colorito della pelle: stimolando il microcircolo e riducendo le macchie solari (in altri termini, aumentare la luminosità):

In buona sintesi, i prodotti antirughe e antietà possono svolgere adeguatamente le loro funzioni – e, quando formulati in maniera scientifica e rigorosa , sono in grado addirittura di creare delle modifazioni cutanee (ovvero, sono in grado di ringiovanire la pelle) – a patto di non aspettarsi miracolie (confesso, mi sembra di dire che l’acqua bagna! Ma repetita juvant…)
Il problema è che di tali prodotti ce ne sono talmente tanti, che l’acquirente non sa più che cosa scegliere e che cosa sia più efficace per il proprio tipo di pelle.
La prima regola è che un cosmetico, una volta applicato sulla cute, deve entrare subito in “sintonia” con la cute stessa: un prodotto va anzittutto provato, è fondamentale.
Perché in realtà è la pelle che deve scegliere ciò che più le si addice (non dimentichiamo che la cute è intelligente, e che la derivazione dell’epidermide, nell’embrione, è la stessa del sistema nervoso centrale!).
Troppa teoria? Eccovi qualche consiglio pratico sulla scelta del prodotto:
In genere i prodotti antietà si utilizzano a partire dai 40 anni circa. Ma esistono situazioni nelle quali la pelle può essere particolarmente secca, priva di elasticità e segnata anche precocemente, come nel caso delle cuti chiare che sono state troppo lungamente esposte al sole in età giovanile, o nel caso di forti stress fisici (anche lo sport agonistico lo è, ma pure malattie croniche, terapie farmacologiche, interventi chirurgici debilitanti, surmenage) oppure psichici (shok emotivi, lutti, separazioni e divorzi, depressione).
Indipendemente dai principi attivi contenuti (posso citarvi, tra di essi, acido ialuronico, glicosaminoglicani, amminoacidi, ceramidi, vitamine quali niacina o acido pantotenico, vitamine antiossidanti come la vitamina E, la vitamina C, inoltre retinolo, bioflavonoidi, grassi polinsaturi, acido lipoico, beta glucano, gamma orizanolo, alfaidrossiacidi, flavoni della soia, zuccheri, rame-peptidi ….) va sottolineato che il veicolo nel quale i pricipi attivi sono contenuti (come dire la ‘base’ del cosmetico) è altrettanto importante:
non sempre una pelle che presenta tutti i segni dell’età necessita, per esempio, di creme particolarmente untuose (spesso, in menopausa soprattutto, la cute tira e dà l’impressione di essere secca, ma la secchezza è profonda, e in superficie è presente una normale quantità di sebo, magari pori dilatati e punti neri; lo stesso succede nel caso della pelle fotodanneggiata, ovvero lungamente esposta al sole): per cui anche la formulazione (crema ricca, o crema più leggera, o emulsione fluida, o siero/gel) va scelta in modo tale che la crema penetri nell’epidermide e si “amalgami” con la cute senza dare alcun senso di fastidio): un cosmetico inadatto infatti può creare, alla lunga, una situazione di irritazione per la pelle. E l’irritazione cronica è uno dei fattori che favorisce sia un accumulo di radicali liberi, sia un precoce invecchiamento della pelle.
Proprio per questo motivo anche i cosiddetti “cosmeceutici”, cioè i prodotti farmacologici dall’attività ringiovanente, vanno utilizzati esclusivamente sotto la guida dell’esperto : tra i cosmeceutici, l’acido retinoico (efficacissimo quando bene utilizzato, ma sconsigliato se ci si espone al sole), e gli alfaidrossiacidi (come l’acido glicolico) se ad alte concentrazioni, entrambi dall’attività ringiovanente, levigante, schiarente.
Tutto per un'unica meraviglia.
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rosengarten
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Iscritto il: martedì 16 marzo, 2010 12:38

Messaggio da rosengarten »

Grazie, molto interessante! :)
.marisa.
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Messaggio da .marisa. »

:clap:

Grazie!
Marisa. Sabaudia LT
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eleeleelena
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Iscritto il: mercoledì 29 giugno, 2011 18:38

Messaggio da eleeleelena »

Una bella e utile sintesi di un argomento davvero troppo vasto e complicato, grazie Barbara e grazie a Riccarda Serri!
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